Parole parole parole: DIVERTIMENTO

Pasquale Gerardo Santella 18 Febbraio 2021

La parola divertimento viene dal verbo latino devertere, composta dalla preposizione de, che indica allontanamento e dal verbo vertere che significa volgere altrove, deviare.

Il divertimento è, dunque distrazione rispetto a comportamenti quotidiani abitudinari che caratterizzano con regolarità la nostra giornata lavorativa, ed è indotto dai cosiddetti passatempi di evasione: lo spettacolo televisivo, la partita di calcio, la gita fuori porta, la movida del sabato sera.

Insomma un allontanamento dai pensieri e dalle preoccupazioni giornaliere che comporta un sollievo del corpo e della mente. Non a caso il divertimento è associato al godimento dei sensi, del corpo: l’ascoltare musica, vedere un film, ballare, gustare una pizza.

Ma se ci soffermiamo un attimo a considerare l’etimologia, questo volgersi altrove allontanandosi da… non necessariamente interessa il corpo, può interessare anche la mente.

Non c’è solo un divertimento “gastronomico”, come ad esempio quello procurato dalla partecipazione ad uno spettacolo teatrale comico, ma c’è anche un divertimento “cerebrale” come, per soffermarci di nuovo sull’esempio del teatro, è quello di una rappresentazione drammatica che ci coinvolge, ci mette a disagio, oppure ci offre una prospettiva inedita su una realtà, cui non avevamo mai pensato.

Che mette in discussione una nostra convinzione radicata o un pregiudizio e ci induce a riflettere e a rivedere le nostre certezze. E allora, divertiamoci pure ma consideriamo che non siamo fatti solo di sensi.

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