Parole parole parole: MALEDUCAUTI
Pasquale Gerardo Santella 17 Marzo 2021Sono, come tanti cittadini palmesi, una vittima dei maleducauti (neologismo da me inventato per indicare gli automobilisti che non osservano il codice stradale), sia quando cammino a piedi (quasi sempre) sia quando prendo l’auto (raramente).
Capita di dover uscire per andare a prendere il nipotino a scuola o di rientrare dopo averlo fatto, ma un’auto di non si sa chi è piazzata davanti al cancello di casa, chiusa a chiave; parcheggi correttamente in uno spazio autorizzato e ti ritrovi con un’auto in doppia fila che non ti permette di spostarti; passi per una stretta strada a senso unico e un’auto parcheggiata in sosta vietata o proveniente in senso contrario blocca la circolazione.
Cammini a piedi, mettiamo (un esempio per tutti), a via Roma o via Marconi; stai sul marciapiede o nel corridoio pedonale, ma un’auto, parcheggiata in modo obliquo, con la parte anteriore a contatto con il muro e la posteriore protesa nella sede stradale, ti costringe a spostarti in mezzo alla via oppure a passare continuamente da una parte all’altra, stando bene attento ai conducenti in arrivo, che pare abbiano tutti fretta.
Del resto basta uno sguardo al salotto (!?) del paese, Piazza De Martino per rendersi conto che per i maleducauti la regola è la trasgressione delle regole, anche quattro contemporaneamente, come all’incrocio tra piazza De Martino e via Municipio: sosta sotto il cartello di divieto, in curva, sulle strisce pedonali e davanti ad un ingresso privato (non è un caso eccezionale, ma ordinario). E così in tutto lo spazio urbano, malgrado la possibilità di parcheggi da cui spostarsi tranquillamente a piedi in tutto il centro della città.
P. S. Ho inviato questa parola all’Accademia della Crusca, che seleziona i neologismi che possono entrare nel vocabolario italiano. È piaciuta ma, giustamente, come mi aspettavo, hanno fatto notare che una parola può uscire dal suo ambito di “invenzione” e diventare nazionale solo se viene diffusa dai media e diventa di uso comune.