Addio a Tullio Pironti, l'editore boxeur
Geltrude Vollaro 16 Settembre 2021Il mondo culturale in lutto per la perdita di Tullio Pironti, editore, libraio e scrittore napoletano. Morto ieri sera all'età di 87 anni. Libraio di generazioni conosciuto per il suo trascorso da pugile professionista. I suoi pugni li ha tirati anche nel sociale inimicandosi con i suoi scritti inchiesta il Vaticano, soprattutto per le tesi sulla morte di Papa Luciani. Un uomo di spessore Tullio Pironti che nella sua vita avventurosa ha avuto rapporti anche con Licio Gelli ed Andreotti.
Pioniere dell'editoria dal 1972 è stato lui ad editare "Il camorrista" di Giuseppe Marrazzo, ispirato alla vita di Raffaele Cutolo, da cui fu tratto il film di successo.
Grazie a lui in Italia sono arrivati autori stranieri divenuti in seguito famosi, ricordiamo tra i tanti: David Yallop, John Cornwell, Leopold Ledl, Raymond Carver e il Premio Nobel egiziano Nagib Mahfuz.
Lui amava dire di: "Averli portati a Napoli a Piazza Dante". E a Piazza Dante Tullio Pironti amava degustarsi il caffè osservando i volti noti e non passeggiare e sostare nei bar. Amava parlare di libri sulla soglia della sua libreria sempre con un sorriso pronto ed un consiglio da elargire a chi si affacciava in punta di piedi ad intraprendere questa professione. Con il suo grande intuito e la sua passione ha diffuso la cultura partenopea e non solo in un Paese che ha sempre fatto fatica a leggere. La sua è stata una sfida fatta del suo vissuto di storie, una sua grande soddisfazione è stata l'avere battuto ad un asta telefonica la Mondadori. Di storie ne ha raccontate tante a chi voleva ascoltare, ma ne ha anche scritte.
Ricordiamo la sua autobiografia Libri e cazzotti, dove racconta le sue mille avventure, partendo dal suo essere "scugnizzo" di via Tribunali a pugile nei pesi Welter.
Una vita vissuta pienamente dove l'intuito imprenditoriale emerge con la maturità degli anni portandolo a continuare l'attività di libraio del nonno e del padre e diventando infine editore.
Un libro per niente autocelebrativo,una scrittura fluida, una storia raccontata con garbo. La storia di un editore boxeur che ha scritto una delle pagine più belle dell'editoria italiana.
La sua storia.