Al Napoli manca il guizzo, allo Stadium fa festa la Juventus
Simona Bosone 8 Aprile 2021Sono passati sei mesi da quel 3-0 a tavolino, nel frattempo si sono susseguite polemiche, ricorsi, sentenze e rinvii. Finalmente, all'Allianz Stadium di Torino, si incontrano Napoli e Juventus per il recupero della 3^ giornata di Serie A: una sfida fondamentale nella corsa alla qualificazione in Champions League.
Andrea Pirlo e Gennaro Gattuso, amici-avversari, ex compagni di squadra nel Milan e nella Nazionale campione del mondo, allenatori di due squadre entrambe appaiate a quota 56 punti, arrivano a questa partita con stati d’animo differenti: i bianconeri sono reduci dal pareggio nel derby contro il Torino, gli azzurri da un filotto di vittorie che li porta a pari punti proprio con la Juventus.
Il Napoli, con il 4-2-3-1, scende in campo con Meret fra i pali, in difesa con Di Lorenzo, Rahmani, Koulibaly e Hysaj dietro a Demme e Fabian Ruiz, mentre in attacco Lozano, Zielinski e Insigne giocano alle spalle di Mertens, con Osimhen che parte dalla panchina.
Pirlo, che deve fare a meno di Bonucci e Bernardeschi risultati positivi al Coronavirus, inserisce Buffon fra i pali, in difesa Danilo, De Ligt, Chiellini e Alex Sandro alle spalle di Cuadrado, Bentancur e Rabiot, con Chiesa, Morata e il solito Ronaldo in attacco.
La gara parte subito forte con una clamorosa occasione sprecata da Cristiano Ronaldo che, su assist di Danilo, al secondo minuto, di testa da pochi metri spedisce fuori. Dopo pochi giri di lancetta è il Napoli a rendersi pericoloso, con un destro di Zielinski che spara alto, dall’interno dell’area di rigore, ben assistito dal rientrante Lozano dopo una discesa sulla destra.
La partita è avvincente, il Napoli sembra poter gestire la gara, ma la Juventus scende in campo con voglia e grande determinazione: un’altra squadra rispetto a quella vista nel derby.
E sono proprio i bianconeri a passare al minuto 13’: Chiesa, imprendibile sulla corsia di destra, salta e risalta Hysaj e crossa al centro per l’ex Real, che con un preciso destro batte Meret. È l’1-0 bianconero.
Il Napoli non resta a guardare, soffre, sì, ma continua ad essere in partita senza riuscire, però, a concretizzare. Ci prova prima Fabian Ruiz con un sinistro di prima intenzione - palla alta - poi Insigne, dal limite, che spedisce di poco sopra la traversa. Nel mezzo, un tiro di Cuadrado bloccato da Meret e una conclusione alta di Chiesa.
Si conclude così il primo tempo, squadre negli spogliatoi. Una prima parte di gara segnata, in particolar modo, da due decisioni mancate dell’arbitro Mariani, che, insieme al Var Di Paolo, non hanno reputato punibili due entrate di Lozano su Chiesa e di Alex Sandro su Zielinski. Interventi che solitamente si trasformano in tiri dal dischetto.
Nella ripresa Gattuso prova a riaprirla con Politano e Osimhen per Demme e Lozano, mandati in campo dopo pochi minuti: la squadra partenopea reagisce, in questo secondo tempo, con grinta e convinzione.
Al 48’, infatti, Insigne imbecca in area Di Lorenzo, che calcia un destro violento sul quale Buffon si fa trovare pronto. È proprio l’estremo difensore bianconero a smorzare gli animi dei partenopei: una serie di parate, due su tutte quelle su Insigne - dall’interno dell’area di rigore, dopo una grande azione personale - e di Fabian Ruiz - sinistro dalla distanza - che salvano la Juventus.
Nel mezzo, una conclusione di Osimhen deviata in angolo da Alex Sandro e un paio di occasioni bianconere. Intorno al 70' Pirlo sostituisce Cuadrado e Morata e manda in campo McKennie e il redivivo Dybala.
Cambio decisivo per i bianconeri: dopo tre mesi circa di stop è proprio l’argentino che, al 73’, da fermo tira a giro col mancino sul palo più lontano, battendo Meret per il 2-0 bianconero. Dybala non trovava la rete nel nostro campionato dalla gara casalinga contro l’Udinese del gennaio scorso.
Al minuto 88' Chiellini commette fallo su Osimhen: Insigne dal dischetto, al 90’, accorcia le distanze, ma non basta. Mariani concede 4 minuti di recupero, il Napoli prova ad agguantare il pareggio, ma un paio di sortire offensive non procurano l’effetto sperato.
La Juventus vince un match decisivo e conquista il terzo posto, raggiungendo quota 59, grazie a Cristiano Ronaldo e ad un ritrovato Dybala; la prima rete di Insigne allo Juventus Stadium, su rigore, non basta al suo Napoli, ora quinto con 56 punti, a due lunghezze dalla zona Champions.