Al primo posto la vita: le scuole ricordano Santo Romano.

Luigi De Luca 17 Febbraio 2025
Al primo posto la vita: le scuole ricordano Santo Romano.

Lunedì 17 febbraio 2025 presso la sala consiliare del Comune di San Gennaro Vesuviano, si è tenuto un incontro organizzato dall’Istituto “B.Cozzolino- L.D’Avino” in collaborazione con il Rotary Club di Nola-Pomigliano e gli istituti aderenti all’accordo di rete sulla legalità “L’altro siamo noi”.
 
 
L’evento ha coinvolto le classi terze della Scuola Secondaria di primo grado, dove gli studenti hanno condiviso la testimonianza di Filomena De Mare, madre di Santo Romano, il diciannovenne ucciso la sera del 2 novembre a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. A spararlo fu un suo coetaneo al culmine di una lite innescata da un futile motivo: una scarpa sporcata.

Futilità che, in quel periodo, fu protagonista della morte di altre giovani vite: Arcangelo Correra (18 anni) nel centro storico di Napoli; Emanuele Tufano (15 anni) a pochi metri dalla stazione centrale; Francesco Pio Maimone (18 anni) fuori ad uno degli chalet di Mergellina; Giovanbattista Cutolo (24 anni) a pochi passi da Palazzo San Giacomo, la sede del Comune di Napoli.
  

L’appello di Filomena De Mare è stato chiaro: «soprassedere ai prepotenti ed evitare ogni inutile discussione perché la vita vale più di ogni altra cosa». Il ricordo del figlio Santo Romano diventa così l’occasione per sensibilizzare i giovani sui temi della violenza e della legalità per «cercare – come afferma la dirigente scolastica Stefania Leo – un momento di riflessione e di crescita sui modelli educativi necessari per contrastare gli atti di violenza, sempre più frequenti e spesso privi di motivazione, sia a livello individuale che di gruppo».
 

Presenti al dialogo anche don Enzo Cozzolino, parroco del santuario di Sebastiano Martire in san Sebastiano al Vesuvio e delegato arcivescovile per il settore di “Carità e Giustizia” insieme a Carmine Castaldo Tuccillo, assessore e vicesindaco della città.

Da entrambi una vera e propria testimonianza di generativa collaborazione in cui «l’impegno politico è un impegno di umanità e di santità» (La Pira). E dove don Enzo ha ricordato che «la Chiesa deve usare i mezzi della semplicità per guidare i giovani verso un comportamento civile e onesto», il vicesindaco – con la voce rotta dall’emozione – ha ribadito agli studenti un concetto fondamentale: «mettere al primo posto la vita e il bene che ogni genitore prova per i propri figli».

ULTIMI ARTICOLI