Appuntamenti con la lettura: La Verità Negata di Dario Vassallo e Poesie di Domenico Montanaro

Due importanti eventi letterari delineeranno i giorni tra il 24 febbraio ed il 2 marzo: le presentazioni di due nuove e bellissime opere. Questo pomeriggio di venerdì 24 febbraio, alle ore 18:30, presso la Mondadori Point di Nola, sarà presentato il racconto di Angelo Vassallo dal titolo “La Verità Negata”, in collaborazione con l’associazione culturale Ipazia ed il Lions Club Nola Giordano Bruno.

Un caffè con l’Autore per raccontare la storia del sindaco pescatore di Pollica ammazzato dalla camorra con nove colpi di pistola. Con lui morì il sogno di un territorio libero dalla criminalità organizzata, dal traffico di stupefacenti e dall’abuso edilizio. Sono passati dieci anni dall’instancabile ricerca della verità, raccontata dalla viva voce di Dario Vassallo, fratello di Angelo, che ha incontrato persone, ha scavato a piene mani nel torbido, restando spesso impantanato nel fango delle bugie, dei voltafaccia, dei tradimenti. In questo viaggio, con ostinata caparbietà, Dario ha raccolto frammenti di verità, ha ricomposto i pezzi, con l'aiuto di quanti ancora oggi non dimenticano il sacrificio di Angelo, cercando di arrivare laddove la giustizia ha subìto una battuta d'arresto, esponendosi da sempre in prima persona.

Giovedì 2 marzo invece l’appuntamento è al Museo Storico Archeologico di Nola, ore 17:30, per la presentazione della magnifica raccolta di poesie in lingua napoletana, dal 1997 al 2022, di Domenico Montanaro. Organizzata dal Circolo Culturale Passepartout ed in collaborazione con l’associazione Fidapa ed i Lions Giordano Bruno, l’incontro con l’autore viscianese sarà un intimo percorso accompagnato dalle letture di Gennaro Caliendo e dalla chitarra del maestro Elpidio Tramontano.  

Parole e silenzio, Paese, Sole e Luna, Canzoni per il Carro: sono le diverse raccolte che sottotitolano l’opera. Un percorso, per i lettori, che darà l’opportunità di trascorrere qualche lieta ora in piacevole lettura e rilassante scrittura, per ascoltare e rivedere il nostro dialetto che non è merce del passato ma l’espressione più intima della nostra comunità.