Attenzione alla truffa del falso operatore (bancario)
Giuseppe Montuori * 28 Febbraio 2025
E’ in continua espansione la truffa telefonica, soprattutto quella del falso operatore bancario (ma non solo), tante sono le persone che, quotidianamente, vengono chiamate da falsi operatori bancari o falsi appartenenti alle forze di polizia, con l’obiettivo di indurre il malcapitato di turno ad eseguire su un conto corrente (ingannevole), operazioni bancarie con la scusa di proteggere la propria disponibilità giacente sul conto, da eventuali attacchi di malfattori. Unico scopo di quest’ultimi è portare a termine l’attività truffaldina mediante l’uso di raggiri e inganni, attraverso i quali si inducono le persone a fornire le proprie credenziali, necessarie per lo svuotamento del saldo disponibile. Sia le forze di Polizia ma, non di meno gli stessi operatori del settore bancario, dispensano consigli a destra e a manca sullo specifico argomento ma, purtroppo, tanti sono gli ignari cittadini che, puntualmente, cadono nelle grinfie di questi farabutti. Ad ogni modo, nella speranza di fare cosa gradita, si raccomandano le solite ed elementari attenzioni da osservare:
- diffidare da comunicazioni che richiedono di eseguire bonifici spesso istantanei (sono quelli maggiormente usati), anche se provengono da numeri conosciuti o salvati in rubrica, particolari tecniche, infatti, consentono una sorta di clonazione dei numeri ufficiali (Banche, forze dell’ordine, ecc.);
- non comunicare - A NESSUNO - codici o informazioni personali, prima di aver verificato che la fonte sia attendibile, se mai non esitare a chiedere aiuto a tutori dell’ordine e della sicurezza pubblica;
- rivolgersi al proprio Gestore (personal banker, consulente finanziario personale ecc.), mediante i canali ufficiali.
Per notizia, la raccolta dei dati (credenziali, pass-word, codici, ecc.), necessari al compimento dell’azione truffaldina, prende il nome di Phishing (frode informatica) e consiste nell’invio da parte del malevolo di false mail (molto simili a quelle ufficiali), per indurre la vittima designata a fornire tutte le notizie all’uopo richieste. In conclusione, senza i dati forniti dal povero malcapitato, la truffa molto difficilmente andrà a buon fine. In questi giorni, infine, è in corso una massiccia campagna informativa sia da parte delle forze di polizia che degli stessi operatori del settore, finalizzata a debellare l’annoso problema trattato.
* (Dottore in Scienze della Pubblica Amministrazione)