Campovolo 2022: La festa è iniziata qui
Franco Simeri 5 Giugno 2022
"Permettetemi di dire: CAZZO ERA ORA, DOPO DUE ANNI DI APNEA ABBIAMO VINTO NOI".
Esordisce così Luciano Ligabue nel concerto evento all' RCF Arena di Reggio Emilia, CAMPOVOLO 2022, che celebra i trenta anni di carriera del cantautore di Correggio.
Una festa rinviata due anni, quella di ieri sera, a causa della pandemia. Tre ore di rock, per un evento, sold out, con 103.000 biglietti venduti, che segna il ritorno del Liga alla sua dimensione preferita, quella del live.
Per l’occasione, Luciano Ligabue ha invitato colleghi e amici che hanno segnato il suo percorso artistico: Loredana Bertè, Francesco De Gregori, Elisa, Eugenio Finardi, Gazzelle, Mauro Pagani. Piero Pelù, annunciato alla vigilia, grande assente a causa dell'infortunio accadutogli sul palco pochi giorni fa.
Si inizia con gli amici di sempre, Il Gruppo: Fede Poggipollini (chitarra), Niccolò Bossini (chitarra), Max Cottafavi (chitarra), Luciano Luisi (tastiere), Ivano Zanotti (batteria), Davide Pezzin (basso).
Partenza con Non cambierei questa vita con nessun'altra, l'ultimo singolo del Liga. A seguire: Balliamo sul mondo, L'odore del sesso, Niente Paura, Il sale della terra. Un carico di energia incredibile. Dalla sesta canzone i duetti. A partire da quello con Loredana Bertè, con cui il Liga canta Ho smesso di tacere. Poi è la volta di Marlon Brando è sempre lui.
Quindi il cambio di set, sul palco arrivano anche i ClanDestino: Max Cottafavi (chitarra), Giò Marani (tastiere), Gianfranco Fornaciari (tastiere), Gigi Cavalli Cocchi (batteria), Mirco Consolini (basso).
Si parte con Bar Mario e l'omaggio a Gino Strada. E poi: Non è tempo per noi e Musica Ribelle con Eugenio Finardi, il secondo duetto della serata. A seguire: Ho messo via, Piccola stella senza cielo, A che ora è la fine del mondo.
Il Gruppo torna sul palco. E insieme a Gazzelle è la volta di L'amore conta, Luci d'America e Il giorno dei Giorni. Momento particolarmente intenso quando arriva il Principe, Francesco De Gregori, che con il Liga intona Buonanotte all'Italia.
Entra quindi La Banda: Fede Poggipollini (chitarra), Mel Previte (chitarra), Luciano Luisi (tastiere), Robby Pellati (batteria), Antonio Righetti (basso). Entra Mauro Pagani per eseguire Il mio nome è mai più. Poi è la volta di I ragazzi sono in giro, Ti sento, Eri Bellissima, Il giorno di dolore che uno ha, Quella che non sei, Certe Notti, Sulla mia strada.
Torna Il Gruppo e si va con Una vita da mediano e Il meglio deve ancora venire. Altro momento intenso ed emozionante con A Modo tuo insieme ad Elisa. Seguono Questa è la mia vita e Tra palco e realtà. Non può mancare il bis, con Urlando contro il cielo e il gran finale con la canzone che ha dato inizio a tutto: Sogni di rock 'n'roll.
Una grande festa riuscita perfettamente, tre ore belle piene, intense ed emozionanti che hanno fatto cantare ed urlare contro il cielo tutti i fans accorsi.
Sui social anche le voci di chi a Campovolo non è potuto esserci fisicamente pur avendo all'epoca già acquistato il biglietto, ma ci è stato con l'anima ed il cuore, perché la vita in due anni può prendere direzioni diverse ed inimmaginabili.
Esordisce così Luciano Ligabue nel concerto evento all' RCF Arena di Reggio Emilia, CAMPOVOLO 2022, che celebra i trenta anni di carriera del cantautore di Correggio.
Una festa rinviata due anni, quella di ieri sera, a causa della pandemia. Tre ore di rock, per un evento, sold out, con 103.000 biglietti venduti, che segna il ritorno del Liga alla sua dimensione preferita, quella del live.
Per l’occasione, Luciano Ligabue ha invitato colleghi e amici che hanno segnato il suo percorso artistico: Loredana Bertè, Francesco De Gregori, Elisa, Eugenio Finardi, Gazzelle, Mauro Pagani. Piero Pelù, annunciato alla vigilia, grande assente a causa dell'infortunio accadutogli sul palco pochi giorni fa.
Si inizia con gli amici di sempre, Il Gruppo: Fede Poggipollini (chitarra), Niccolò Bossini (chitarra), Max Cottafavi (chitarra), Luciano Luisi (tastiere), Ivano Zanotti (batteria), Davide Pezzin (basso).
Partenza con Non cambierei questa vita con nessun'altra, l'ultimo singolo del Liga. A seguire: Balliamo sul mondo, L'odore del sesso, Niente Paura, Il sale della terra. Un carico di energia incredibile. Dalla sesta canzone i duetti. A partire da quello con Loredana Bertè, con cui il Liga canta Ho smesso di tacere. Poi è la volta di Marlon Brando è sempre lui.
Quindi il cambio di set, sul palco arrivano anche i ClanDestino: Max Cottafavi (chitarra), Giò Marani (tastiere), Gianfranco Fornaciari (tastiere), Gigi Cavalli Cocchi (batteria), Mirco Consolini (basso).
Si parte con Bar Mario e l'omaggio a Gino Strada. E poi: Non è tempo per noi e Musica Ribelle con Eugenio Finardi, il secondo duetto della serata. A seguire: Ho messo via, Piccola stella senza cielo, A che ora è la fine del mondo.
Il Gruppo torna sul palco. E insieme a Gazzelle è la volta di L'amore conta, Luci d'America e Il giorno dei Giorni. Momento particolarmente intenso quando arriva il Principe, Francesco De Gregori, che con il Liga intona Buonanotte all'Italia.
Entra quindi La Banda: Fede Poggipollini (chitarra), Mel Previte (chitarra), Luciano Luisi (tastiere), Robby Pellati (batteria), Antonio Righetti (basso). Entra Mauro Pagani per eseguire Il mio nome è mai più. Poi è la volta di I ragazzi sono in giro, Ti sento, Eri Bellissima, Il giorno di dolore che uno ha, Quella che non sei, Certe Notti, Sulla mia strada.
Torna Il Gruppo e si va con Una vita da mediano e Il meglio deve ancora venire. Altro momento intenso ed emozionante con A Modo tuo insieme ad Elisa. Seguono Questa è la mia vita e Tra palco e realtà. Non può mancare il bis, con Urlando contro il cielo e il gran finale con la canzone che ha dato inizio a tutto: Sogni di rock 'n'roll.
Una grande festa riuscita perfettamente, tre ore belle piene, intense ed emozionanti che hanno fatto cantare ed urlare contro il cielo tutti i fans accorsi.
Sui social anche le voci di chi a Campovolo non è potuto esserci fisicamente pur avendo all'epoca già acquistato il biglietto, ma ci è stato con l'anima ed il cuore, perché la vita in due anni può prendere direzioni diverse ed inimmaginabili.
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