Lungo le vie della città: Passi d'arte, passi d'autore

Luigi De Luca 16 Ottobre 2022
Lungo le vie della città:
Passi d'arte, passi d'autore

«Sei andato a scuola, sai contare?»
«Si so contare»
«E sai camminare?»
«So camminare»
«E contare e camminare insieme lo sai fare?»
«Credo di sì»
«Allora forza, conta e cammina ... 1, 2,3, 4»
«Ma dove stiamo andando?»

 … Lungo le strade di una cittadina come quella di Palma Campania, che ha fatto delle opere d’arte un vero e proprio itinerario contemporaneo da rileggere.

E questa mattina, la storia di ciascuna di esse ha saputo incrociare gli sguardi attenti e pignoli, certo disposti, di un gruppo di cittadini entusiasti accorsi all’iniziativa promossa dalla Pro Loco Castello di Palma in collaborazione con le numerose associazioni presenti in campo.

Pellegrini per un giorno come per un tempo dedicato, professionalmente accompagnati dalla presenza del professore Pasquale Gerardo Santella – autore del testo “Arte Contemporanea a Palma Campania” – edito dalla Pro Loco Castello di Palma.

 «Conosci Thomas?»
«Chi?»
«Thomas Sankara, il patriota del Burkina Faso a cui Silvestro Montanaro dedicò un documentario per Rai 3 nel 2013» 
«Visivamente non riesco a focalizzarlo…»
«E allora seguimi…»



La partenza, intorno alle 10:30, ha avuto inizio da Via Alcide De Gasperi con la presentazione (a cura di Giuseppina Palma) del murale di Agoch Jorit (2019) per Thomas Sankara, il cui nome, nella traduzione in lingua suwaili, ha invitato i presenti a «restare nella propria terra, […] a contribuire allo sviluppo del proprio paese senza essere schiavi».

1, 2, 3, 4, 5, 10, 100 passi… ed eccoci giunti al secondo murale, situato in Viale Giacomo D’Antonio e dedicato alla grande figura di Giancarlo Siani, giornalista italiano assassinato dalla camorra il 19 settembre 1959. «L’autore Luca Carnevale – secondo il commento a caldo del professore Santella – ha messo in opera una vera e propria antifrasi intitolandolo Humanhero. Giancarlo – prosegue Santella – è un eroe del quotidiano, della normalità di tutti i giorni, il quale, però, pur essendo consapevole del pericolo a cui andava incontro, ha continuato a svolgere il suo impegno di denuncia».

Libero nei pensieri significa – appunto – «essere disposti a divincolarsi da imposizioni che possono venire dall'alto. Così come la sua auto rappresentata in corsa, anche Giancarlo corre, sostenuto da pochi, ma convinto di poter raggiungere quanto prima una concreta libertà».

Lo stile – parafrasando l’autore richiama molto la pop art americana alimentata da una buona dose di passione napoletana.



L’itinerario è poi proseguito per Via Trieste, attraversando L’installazione “Platform di 345” di Fiormario Cilvini e presentata da Antonella Iovino, per poi concludersi nella piazza A. De Martino con “Dafne” di Fiormario Cilvini a cura di Gabriella Maiello.

«L’aspetto fondamentale – ha precisato Santella – è sottolineare i colori utilizzati in ciascuna delle opere citate e visionate. L’arte è ambigua e pertanto disposta a lasciarsi dire in vari modi, così come varie possono essere le collocazioni che non vanno mai poste a caso. Dietro, c’è sempre una questione contestuale che non va per niente sottovalutata».

D’altronde «la libertà è armonia. È collettività», come ci ricorda il cantautore Roberto Colella de La Maschera e come, in fondo, ci insegna anche la musica che pure abita le strade, soprattutto quelle di Palma Campania.



Armonia espressa, infine, anche tra le varie associazioni presenti, già pronte, qualora necessario, a richiedere un'ulteriore analisi sulle collocazioni date alle opere in questione.

Perché l’arte come la politica si rigenera dall’esperienza vissuta e dall’ascolto serio e disinteressato di quella universalità degli uomini componenti nazione che Vincenzo Russo ben chiamava Popolo!

 

 

 

 

 

 

 

 

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