Club Rotary Ottaviano: l'avvocato Antonello d'Antonio si insedia alla presidenza

Valentina Soviero 8 Luglio 2022
Club Rotary Ottaviano: l'avvocato Antonello d'Antonio si insedia alla presidenza

L’avvocato sangennarese Antonello d’Antonio si insedia ufficialmente alla guida del Club Rotary Ottaviano. L’altra settimana s’è svolta la cerimonia che ha determinato l’investitura di fatto del neo presidente.

«La mia azione sarà caratterizzata in due progetti, che ritengo essenziali: L’Acqua, in tutte le sue declinazioni ed interazioni, ed il Territorio. Negli anni sono state scritte, dal Rotary e dal Club di Ottaviano, pagine importanti che hanno rappresentato iniziative e modelli che ricordiamo ancora. L’esperienza acquisita nel sociale e nella solidarietà per i più deboli, mi impone di guardare con maggiore attenzione al nostro territorio che sarà punto di partenza per la mia azione rotariana. Il motto di quest’anno è: “Immagina il Rotary” e proprio da questa simbolica illustrazione che immagino un Rotary al servizio della nostra gente».

Il discorso di d’Antonio entra nel dettaglio dell’impegno assunto: «Immagino il nostro Club Rotary, sempre più strumento di sviluppo, cassa di risonanza, stimolo per chi può “dare” ed invito per chi deve “avere”. L’iniziativa de “Il Laboratorio delle Idee” va condivisa prima di tutto con il nostro Rotaract e poi va estesa ad altri Club Rotary e Club Rotaract. Mi aspetto un continuo e costante confronto con la società civile. Puntiamo a promuovere incontri da cui vengano fuori proposte che consentano e possano migliorare la godibilità, la fruibilità e la qualità della vita della nostra gente e del nostro territorio. Da questa traccia nasce una prima condivisione: “Prospettive - I quaderni del Territorio”. Un giornale che darà spazio a tutti, anche ai non rotariani, a tutti coloro che hanno e che vogliono offrire spunti e notizie utili per capire verso quale futuro siamo orientati, fatto da professionisti, da artigiani, imprenditori, studenti».

Ed ancora: «Per quanto riguarda “L’Acqua in tutte le sue declinazioni ed interazioni”, si tratta di un progetto che sarà condiviso con altri Club, con i Club Rotaract aderenti e con le Scuole anche con un concorso dedicato. È uno stimolo a non sprecare il nostro tempo, di converso cercheremo di ottenere un esercizio condiviso, affinché non ci resti l’afflizione di non aver tentato di realizzare un’alternativa utile di sviluppo e di progresso».

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