COME LA RADIO HA CAMBIATO IL MONDO. MARY J E IL NUOVO PROGETTO CON GRUPPO RADIO SPERONE
Valentina Soviero 22 Gennaio 2024Fin dalla sua nascita la radio ha rappresentato un ponte tra luoghi lontanissimi e generazioni di ideali. È stata strumento di conquista, propaganda, comunicazione e intrattenimento. Dalle origini all’epoca digitale, l’arte radiofonica ha trasformato e si è trasformata, ha ispirato la voglia di cambiamento di tutti quei giovani che sarebbero diventati la voce di un’intera generazione, quella delle radio libere.
Mary J ha coltivato la sua passione nel terreno fertile di un paese che ha fatto della comunicazione un’operazione di lotta e sopravvivenza, è la città dove Vincenzo Russo passa alla storia come martire di una rivoluzione che urla alla libertà. “Ho iniziato da giovanissima, proprio qui a Palma Campania. Sono diventata una speaker radiofonica quando ho scoperto Antenna Campania. Il mio programma era molto ascoltato, si intitolava “Una nota e una poesia per tutti”, riuscivo a coinvolgere i radioascoltatori che si esprimevano attraverso la musica e la poesia. Poi ho lavorato ad Antenna Uno e Radio Punto Zero, dove sono rimasta per 24 anni, mi occupavo di diverse rubriche volte ad un pubblico vario, ai giovani, alle casalinghe e agli impiegati” - ha confidato Mary ai microfoni de Il Pappagallo.
La radio ha vissuto l’epoca delle censure e l’epoca delle contestazioni contro la politica. Ed è proprio in quegli anni, tra le radio popolari e quelle radicali, che in un piccolo paese del palermitano, Terrasini, nasce Radio Aut. Gestita e autoprodotta da Peppino Impastato, utilizzata come canale di denuncia contro la mafia, è stata interrotta dopo l’assassinio del suo ideatore entrando nella storia italiana e diventando leggenda. Numerosi sono i personaggi che, agli albori della loro carriera, sono passati dalle radio libere. Vasco Rossi, Gerry Scotti, Fiorello e tantissime altre star che facevano i disc jockey nelle radio locali. “Io sono cresciuta con i cambiamenti che ci sono stati dentro e fuori la radio – ha continuato la speaker palmese - cambiamenti musicali, sociali e tecnici. Prima l’ambiente radiofonico era diverso rispetto a quello che oggi richiede il mondo moderno, inoltre sono cambiati gli strumenti e si è sviluppata la tecnologia. Per me non è stato un viaggio inutile, è stato un arricchimento personale e culturale grazie al quale ho conosciuto anche tanti colleghi”.
Parliamo del nuovo progetto GRS, Gruppo Radio Sperone. Di cosa ti occupi principalmente? “In questa radio io sarò una risorsa. Porterò la mia esperienza e la regalerò a tutti i giovani che vogliono imparare e che si approcciano al mondo radiofonico, un mondo che affascina e che può essere un buon laboratorio di sviluppo culturale e sociale che educa alla comunicazione e alla condivisione. Il mio programma si chiamerà Stasera Che Sera, andrà in onda una volta a settimana, dalle 18:00 alle 20:00, una sorta di varietà con ospitate e idee originali”.
“Questo progetto è qualcosa di fresco e nuovo. Anche essendo una radio già esistente, questo nuovo prodotto è una novità assoluta che coinvolge giovani e adulti. Dietro c’è un gruppo molto attivo, guidato da Giuseppe Alaia che è il nostro direttore artistico, e tanta voglia di far nascere nuovi talenti e professionisti. Una sorta di radio scuola senza scopo di lucro, perché questa radio non avrà pubblicità al suo interno e continuerà ad esistere attraverso le donazioni e lo sforzo dei soci fondatori, degli associati e di tutti coloro che vogliono contribuire - ha concluso Mary Visone - È un sogno il nostro, e chi sogna può volare lontano”.
Siamo arrivati nel 2024, l’Italia non è stata più la stessa di 50 anni fa. Con l’arrivo della televisione e del web, la radio ha faticato a stare al passo del più seducente mezzo dal tubo catodico. Nonostante tutto, è sempre riuscita a restare al passo coi tempi, restando un grande strumento di valorizzazione del territorio. Dalle frequenze, passando sul web e poi sui social, la radio sta oggi vivendo una seconda giovinezza.