Di Claudio Baglioni e di queste sue storie
Franco Simeri 12 Dicembre 2020A sette anni dal precedente "ConVoi" Claudio Baglioni pubblica il sedicesimo album in studio della sua carriera. Un viaggio nel tempo che ci riporta negli anni Settanta.
Come afferma lo stesso artista: "È un disco di oggi, in costume d’epoca. Tutto suonato come si faceva una volta". Un nuovo capitolo della sua carriera fortemente legato, per tematiche e suoni, al "Baglioni classico", quello capace di cantare l’amore a più generazioni.
Un lavoro che mischia sapientemente il passato con il presente composto da 14 canzoni, 1 ouverture, 4 interludi piano e voce, 1 finale. Una vita in quattordici storie che le passano attraverso.
Gli arrangiamenti spaziano da sezioni orchestrali, a momenti più rock e pop fino agli interludi di solo piano e voce, tratteggiando atmosfere diverse, con la chitarra acustica a fare spesso da elemento unificante.
Proprio la chitarra acustica è uno dei tratti distintivi del progetto che sembra rievocare i primi lavori della sua carriera. Non mancano comunque momenti di sound più elettronico presente per esempio nei synth e nella ritmica di "Quello che sarà di noi".
Lo stesso artista ha spiegato che "gli interludi sono delle soste, come una piazzetta dopo una lunga strada".
Il progetto, nella sua complessità, disegna la parabola dell’amore, sia personale che universale, riflettendo sul modo con cui questa forza travolge le nostre esistenze, rendendole esperienze uniche e sempre degne di essere vissute. Baglioni in questo può essere definito uno specialista: il protagonista assoluto della canzone d’amore e sentimentale tradizionale ormai da cinquant’anni. "Pioggia blu" e "Mal d’amore" ne sono due esempi. Presenti anche momenti più carnali, trattati sempre con delicatezza. "Io non sono lì", sul fronte musicale, è uno dei brani che maggiormente fotografa il disco: chitarra acustica a fare da colonna portante, piano e parte elettrica a dare spessore al percorso tracciato.
Nota speciale per "Gli anni più belli", brano perfetto per raccontare la musica e la capacità di cristallizzare i sentimenti di Baglioni. Il pezzo fa anche da colonna sonora all’omonimo film firmato da Gabriele Muccino.
"In questa storia che è la mia" ripercorre, come in una sorta di autobiografia artistica, il percorso di 50 anni di carriera di Claudio Baglioni, ritornato con un disco fedele alla sua produzione e che ci ricorda l’importanza dei sentimenti.
Tracklist
capostoria
"Altrove e qui"
1. "Non so com’è cominciata"
"Gli anni più belli"
"Quello che sarà di noi"
"In un mondo nuovo"
2. "Al pianoforte ogni giorno"
"Come ti dirò"
"Uno e due"
"Mentre il fiume va"
3. "E firmo in fede un contratto"
"Pioggia blu"
"Mal d’amore"
"Reo confesso"
4. "Adesso è strano pensare"
"Io non sono lì"
"Lei lei lei lei"
"Dodici note"
"Uomo di varie età"
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