Didattica in presenza alle Superiori: Palma Campania riapre, altri sindaci dell'area nolana decidono per lo slittamento
Diletta Iervolino 31 Gennaio 2021Nel pomeriggio di sabato 30 gennaio, i sindaci dell’area nolana si sono riuniti in un tavolo di confronto per valutare l’eventuale ripresa della didattica in presenza per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
“Ho chiesto che partecipassero tutti i comuni dell’agro-nolano con un istituto superiore sul proprio territorio – ha affermato Gaetano Minieri, sindaco di Nola – ritenendo necessario adottare una strategia cautelativa nella gestione delle attività scolastiche e del trasporto pubblico locale”.
Il ritorno in classe era previsto per lunedì 1° febbraio, come sancito dall’ordinanza regionale n.3 del 22/01/2021, tuttavia si è riscontrato un leggero incremento dei contagi nell’ultima settimana, oltre che una difficoltà organizzativa.
“I dirigenti scolastici hanno svolto un egregio lavoro di adeguamento delle strutture sulla base delle linee guida previste dalla Regione Campania. Nonostante il loro impegno, le ultime modifiche dei criteri regionali – ci spiega Minieri – hanno determinato un momento di difficoltà organizzativa. La ASL ha, sì, evidenziato una situazione epidemiologica caratterizzata da un lieve aumento di casi, ma c’è da dire che le criticità emerse sono più di ordine organizzativo e logistico che sanitario. È comunque nostra responsabilità tutelare il territorio, agendo con responsabilità e mediante un modus operandi dal carattere preventivo”.
Sulla base della presenza di istituti superiori nei propri comuni e soprattutto della situazione epidemiologica e logistica, i sindaci che hanno firmato il documento congiunto di rinvio della didattica, a seguito della nota dei dirigenti scolastici, oltre a Gaetano Minieri (Nola), sono Carmela De Stefano (Casamarciano), Vincenzo Simonelli (Saviano), Pasquale Raimo (San Vitaliano) e Giuseppe Jossa (Marigliano). Giovanni Corrado, sindaco di Cicciano, ed Antonio Russo, primo cittadino di San Gennaro Vesuviano (dove sono state chiuse anche Infanzia, Primaria e Medie), hanno invece disposto la proroga fino al 6 febbraio mediante altra ordinanza.
“A preoccuparci è soprattutto la grossa affluenza, nei nostri istituti, di studenti provenienti da tutto l’hinterland vesuviano, a differenza di qualche altro Comune, come Palma Campania, che non ha aderito all’ordinanza” conclude il sindaco Minieri.
“Per adesso non ho aderito alla decisione dei sindaci del nolano – ci spiega Nello Donnarumma, sindaco di Palma Campania – non ritenendolo necessario per la nostra città. Non mi permetto di giudicarli: ognuno di loro conosce meglio di chiunque altro il proprio territorio, con le relative criticità logistiche e dinamiche scolastiche. Sono sicuro che, per emettere tale ordinanza, avranno avuto le loro buone ragioni. Per quanto riguarda Palma – conclude Donnarumma – monitoriamo la situazione epidemiologica logistica e didattica, vediamo cosa succede questa prima settimana e poi decidiamo sul da farsi”.