Direzione Distrettuale Antimafia: diversi fermi a Palma Campania

Redazione 10 Luglio 2024
Direzione Distrettuale Antimafia: diversi fermi a Palma Campania

Assume toni sempre più nitidi anche sul territorio di Palma Campania la vasta operazione, condotta su scala nazionale e in forma congiunta, da parte dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Sotto osservazione, i flussi migratori “sospetti” che sarebbero stati condizionati dalla malavita organizzata e favoriti da un circuito vizioso, al quale avrebbero contribuito anche professionisti compiacenti.

È scattata proprio in giornata, a via De Gasperi, un’operazione che va ricondotta al filone d’indagine disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia.

All’esecuzione delle ordinanze anche il supporto dei Carabinieri di Palma Campania, guidati dal luogotenente Massimo Nasti.

Più di un fermo effettuato da parte di Carabinieri e Fiamme Gialle, proprio ad evidenziare la massima attenzione da parte delle autorità competenti sul fenomeno dell’immigrazione clandestina e irregolare.

Una questione che è tornata fortemente in auge all’indomani delle dichiarazioni del premier Giorgia Meloni, la quale – non più tardi di un mese fa – aveva annunciato la consegna di un esposto al dottor Giovanni Melillo, procuratore nazionale dell’Antimafia.

Il “Decreto Flussi”, che regola l’ingresso degli stranieri extracomunitari sul territorio nazionale, ha fatto registrare delle anomalie, specie per la realtà della Campania, dove a fronte di uno sproporzionato numero di richieste di “nulla osta” per giungere in Italia e lavorare, in special modo nel settore dell’agricoltura e del tessile, sono state confermate pochissime pratiche di contratti effettivi.

Il motivo è presto detto: dietro l’importante flusso di immigrazione si nasconde, talvolta, lo sfruttamento di queste persone, che pur di giungere in Italia, trovare un alloggio e lavorare, sottostanno ai ricatti di una rete criminale, dove la malavita – agevolata dall’ausilio di professionisti compiacenti (avvocati, commercialisti e dipendenti della pubblica amministrazione) – riesce a ricavare lauti guadagni, utilizzando le ormai note metodiche della corruzione.

La Campania – e comunità come quelle di Palma, San Gennaro, San Giuseppe e Ottaviano in particolare – finiscono così sotto la lente di ingrandimento della giustizia: si osservano i flussi migratori interni e si scandaglia sul meccanismo di ingresso nel quale trovano terreno fertile imbrogli, truffe e attività avvalorate dalla criminalità organizzata.

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