Eravamo solo noi: il primo libro di Vincenzo Coti

Tra le letture estive più originali spunta in questo periodo il libro Eravamo solo noi, scritto da Vincenzo Coti. Di seguito, la recensione curata dall'avvocato Antonietta Carrella.

Una prefazione scritta dallo stesso autore, una dedica semplice e una poesia... Sin dalle prime righe trapela il filo conduttore delle pagine che seguiranno.

L'Amore la chiave di tutto. L'Amore per la propria terra, con le sue tradizioni e le sue contraddizioni. L'Amore per le proprie radici, la famiglia, i legami. il Rispetto per un passato difficile fatto di sacrifici e coraggio che racconta chi siamo e da dove veniamo e il bisogno di conservarlo, riordinare aneddoti, pensieri e ricordi nel tentativo di ricostruire se stessi e conoscersi più a fondo, per potere infine regalare ai propri figli il documento di chi eravamo.



Attraverso le storie dei protagonisti di Eravamo solo noi, ciascuno potrà riconoscere vicende, emozioni, angosce, ma soprattutto la forza e il coraggio di una intera generazione, quella dei nostri nonni. Persone semplici, vere, che hanno vissuto la guerra, il dolore, la resistenza e la rinascita e che si sono adoperati perché i figli non avessero neanche più la percezione dei loro patimenti. spesso addolciti attraverso ricordi sapientemente riportati come aneddoti allegri che invece nascondono dolore e amarezza.

Con questo libro, la mia libreria ha un valore aggiunto. Con esso custodisco il vissuto di due conterranei che non è diverso da quello dei miei cari nonni, figli della stessa epoca. ma soprattutto conservo e rivivo le emozioni, l'encomiabile forza e i Valori forti che quella generazione è riuscita a trasmettere alla nostra generazione e che spesso noi, avvolti dal torpore del benessere e della comoda agiatezza, temiamo di perdere e non essere capaci di tramandare a nostra volta ai posteri.
Grazie Vincenzo Coti #eravamosolonoi.