FALSE RESIDENZE PALMESI ASSOLTI. LA SENTENZA SCAGIONA 56 PERSONE

Anna Esposito 19 Marzo 2022
FALSE RESIDENZE PALMESI ASSOLTI. LA SENTENZA SCAGIONA 56 PERSONE

Sono tutti stati assolti gli imputati – tra i quali anche diverse persone di Palma Campania – accusati nel 2015 dalla Procura della Repubblica di Lagonegro di aver realizzato residenze fittizie per usufruire di una tariffazione agevolata sulla polizza assicurativa dei veicoli di proprietà. Il ‘caro assicurazione’, stando a quanto riferito da parte degli organi inquirenti, avrebbe spinto quattro anni orsono ben 56 persone della zona nolana e vesuviana a dichiarare una falsa residenza, rispetto a quella effettiva, al fine di garantire agli interessati un costo della polizza ridotto rispetto alle tariffe vigenti nella nostra area.

Le residenze ‘fasulle’ erano state registrate tutte in Basilicata, nella zona del potentino, cosicché la Procura presso il Tribunale di Lagonegro aveva aperto un fascicolo di indagine per far emergere elementi utili a smascherare la maxi truffa. I Comuni dell’area finiti nel mirino della Procura lucana erano: Gragnano, Casola, Castellammare di Stabia, Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano, Palma Campania, Somma Vesuviana, Torre Annunziata e Nola. Nel mirino una lunga serie di episodi registrati tra il 2011 e il 2012. Le accuse, a vario titolo, sono truffa, sostituzione di persona e falso ideologico in scritture private.

A far partire le indagini delle forze dell’ordine alcune segnalazioni dopo incidenti stradali e richieste di risarcimento.
Tuttavia, l’altro giorno, è stato pubblicato il disposto della sentenza da parte del giudice incaricato: diversi capi di imputazione dell’accusa sono stati del tutto ‘smontati’ dal verdetto, sia perché è stato sancito che il caso non sussiste, sia perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato e sia perché per un ulteriore capo di imputazione è intervenuta la formula della prescrizione. Adesso, il giudice avrà novanta giorni a disposizione per stendere la redazione delle motivazioni. A difendere gli interessi di alcuni imputati palmesi hanno contribuito diversi legali del nostro territorio, tra i quali gli avvocati Gennaro Carrino e Luciano Pesce.

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