Field Target a Palma Campania: il 9 e il 10 settembre gare di tiro nel boschetto Crocelle

Redazione 1 Settembre 2023
Field Target a Palma Campania: il 9 e il 10 settembre gare di tiro nel boschetto Crocelle

L’Asd Vesuvio Field Target si accinge a promuovere una interessante manifestazione che si svolgerà sul territorio di Palma Campania nelle giornate del 9 e del 10 settembre al campo di tiro, che verrà per l’occasione allestito nel boschetto che si trova in località Crocelle.

Si tratta di una competizione di Field Target, una specialità che attira non pochi appassionati sul territorio: diversi i tiratori iscritti che già hanno aderito alla competizione. L’evento è organizzato dal gruppo territoriale presieduto da Pasquale Iervolino.

Come è noto, il Field Target è un’attività sportiva che rientra nelle competenze della Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia (la F.I.D.A.S.C.). Si pratica a stretto contatto con la natura, con carabine ad aria compressa di calibro 4,5 mm dotate di un cannocchiale: le armi impiegate devono erogare un’energia massima di 16,3 joule (con porto d’armi), oppure essere di “libera vendita” e quindi con modesta capacità offensiva (queste ultime hanno un’energia cinetica inferiore a 7,5 joule – Legge 526/99); per acquistarle, basta esclusivamente avere raggiunto la maggiore età.

Le categorie di riferimento di questo sport sono quattro: PCP Full, PCP Depo, Springer Full, Springer Depo. Si tratta di una simulazione di caccia, e pertanto le “prede” non sono altro che sagome meccaniche che raffigurano gli animaletti del bosco o di fantasia. Da circa un ventennio questo sport è stato “importato” in Italia dal mondo anglosassone e, diffusosi rapidamente, viene oggi praticato apprezzato da un numero sempre maggiore di appassionati. È riconosciuto dal CONI e gli atleti italiani partecipano con buoni risultati ai Campionati Mondiali ed Europei.

«Il Field Target – afferma Iervolino – viene praticato indistintamente da uomini e donne, di qualsiasi età, ma sta riscuotendo un maggiore successo fra i giovanissimi. Costituisce, infatti, una valida alternativa ad altri discutibili “passatempo” dei nostri ragazzi, e moltissimi di loro cominciano a praticarlo appena raggiunta l’età minima prescritta di 11 anni. Pur essendo uno sport individuale, favorisce la socializzazione degli appassionati e delle loro famiglie. Ma ha, soprattutto, il pregio di coniugare attività e tendenze in voga, come il trekking e l’amore per la natura, con sport che potrebbero sembrare incompatibili. Il field target, infatti, diverte ed affascina anche gli appassionati del tiro di precisione, ed i cacciatori, soprattutto durante la stagione di fermo, quando questi ultimi sono costretti a far “riposare” le loro doppiette».

Iervolino precisa anche che «l’impiego delle armi avviene però nell’assoluto rispetto della natura e della fauna; e va anche precisato che garantisce altissimi margini di sicurezza, per gli atleti e gli spettatori.

Al pari di tanti altri sport, può essere praticato a vari livelli, anche con un impegno economico minimo, e riesce comunque ad assicurare grande divertimento e partecipazione».

La classica manifestazione, o la gara, comincia di buon’ora, in zone amene, quasi sempre nelle immediate vicinanze di strutture turistico-ricettive di buon livello. Il raduno avviene per lo più nell’ambito di un bosco o di una radura, a volte dotati di un circuito fisso di Field Target. Ci si organizza in gruppi e bisogna percorrere un tragitto, contrassegnato da bande colorate ed adeguatamente protetto, lungo il quale sono sistemate alcune piazzole; da ognuna di esse si può scorgere, fra la vegetazione, un certo numero di sagome (di solito due); sono questi i “target” che devono essere abbattuti colpendo il cerchio centrale di 15 – 25 – 40 millimetri, a distanze massime di 50 metri.

Per ogni target si ha a disposizione un solo colpo, e ad ogni sagoma abbattuta corrisponde un punto. In gara, vince chi avrà totalizzato il punteggio più alto.
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