Fisco, sanità e fake
Giuseppe Montuori * 7 Novembre 2024Ultimamente si sta parlando tanto delle spese sanitarie o meglio, dei tagli attuati alla sanità italiana. Come spesso avviene, non sempre si parla con dati alla mano ma, forse, al solo scopo di mettere in cattiva luce il proprio avversario politico. Un lavoro di ricerca che incrocia i dati di Ocse, Ragioneria Generale dello Stato e Corte dei Conti prende in esame l’evoluzione degli ultimi quindici anni, confrontando anche la spesa degli altri paesi UE.
A tal uopo, il presidente della FIASO (Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere), Giovanni Migliore ha ribadito (su un noto quotidiano nazionale), che il 2010 è stato l’ultimo anno nel quale la spesa sanitaria pro capite italiana è stata praticamente sovrapponibile alla media dei Paesi europei:
Tra il 2011 e il 2015, negli anni della spending review, si è concentrato il ridimensionamento più importante, forse dovuto anche al passaggio della programmazione delle spese sanitarie dal Ministero della Salute al Ministero della Economia e delle Finanze. L’obiettivo principale è stato quello di contenere la spesa sanitaria con i relativi paletti da non oltrepassare.
A partire dal 2016 la spesa sanitaria nazionale è cresciuta nuovamente. Vale la pena ricordare che i governi in carica negli anni della riduzione sono stati: governo Berlusconi fino al 16.11.2011, M.Monti fino al 28.04.2013; E.Letta fino al 22.02.2014, M.Renzi fino al 12.12.2016.
Grazie all’impegno del Presidente Meloni e del Ministro Schillaci, infatti, si è voltata pagina. Ad evidenziarlo sono sempre i numeri: per il Fondo Sanitario Nazionale sono stati stanziati maggiori risorse, in particolare 3 miliardi in più per il 2024, 4 mld. per il 2025 e 4.2 mld. per il 2026, per un totale di 11.2 miliardi, conclude il Presidente Giovanni Migliore.
Il governo Meloni sta ponendo le basi per migliorare il SSN che, al contrario delle fake news diffuse dalle opposizioni, è e resterà pubblico e universalistico, afferma il deputato Imma Vietri, capogruppo di FdI alla Commissione Affari Sociali e Sanità commentando i dati forniti dal presidente della FIASO (G.Migliore) al quotidiano Libero.
Alla stregua dei fatti summenzionati, se i numeri hanno un valore, non si capisce perché parte dell’arco costituzione, nella fattispecie le opposizioni, continuano ad attaccare il governo in carica su questo terreno, quando dai numeri appena esplicitati si evince un maggior stanziamento di danaro a favore del sistema sanitario nazionale.
Sulla stessa frequenza d’onde si pone uno studio condotto dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, pubblicato lo scorso mese di maggio, dal quale si evince che già dall’anno in corso si rileva una inversione di tendenza rispetto agli anni passati.
Allora di cosa parliamo…?
* (Dottore in Scienze della Pubblica Amministrazione)