I SENTIERI DELLA MEMORIA - (Edizione speciale): L'eco del "Carnevale Palmese" di Biagio Peluso

Luigi De Luca 23 Febbraio 2022
I SENTIERI DELLA MEMORIA - (Edizione speciale):
L'eco del "Carnevale Palmese" di Biagio Peluso
«Si era ormai fatto tardi, erano quasi le ventidue e Filippiello non era ancora uscito con la sua quadriglia. [...] Filippiello concertava da tre giorni presso la stazione ferroviaria che dista più di un chilometro dal centro del paese; qualcuno pensava di andare a vedere cosa fosse successo. [...]
I più erano ormai tornati a casa anche se un poco tristi...»
 
Nel “libro-memoria” di Biagio Peluso del 1986 non possiamo che percepire, parola dopo parola, una sensazione di stupore per la serie di ricordi e informazioni riguardanti il Carnevale palmese. Capace di trasportare il lettore in una altra epoca alimentandone l’esperienza presente, il testo non solo contiene immagini risalenti a diverse edizioni del Carnevale di Palma Campania ma ci tramanda un “tipo” di letteratura fortemente popolare fatta di versi, prosa e spartiti musicali. Dalle prime pagine, introdotte da un breve riferimento al significato del Carnevale (nella sua valenza folkloristico-religiosa), ci si immerge subito nel contesto storico e in quelle che vengono ancora tutt’ora chiamate le “Quadriglie”, cuore pulsante dell’intera festa palmese. La banda piccola, i musicanti, il canzoniere, il capo-maschera e infine il maestro o il cumannante cedono al passo, ritmato dagli addetti ai lavori, sfilando lungo le strade del paese che, in quell’occasione, diventa un esigente osservatore dei particolari vestimenti e attento ascoltatore della tanto preparata canzone d’occasione. Una musica “pensata” – quest’ultima – sulle note di melodie conosciute, sostenute da una variegata compagnia di strumenti tradizionali come: il tammuriello, il putipù, il triccaballacco, lo scetavajasse. Anche il ballo, rigorosamente in gruppo, rappresentava un elemento fondamentale delle “Quadriglie”.


 
«[...] quand’ecco che a mezzanotte in punto si sente uno squillo di tromba; [...] a breve distanza dal primo un secondo squillo; era la certezza. Filippiello stava uscendo con la sua quadriglia per il passo. [...] Ed ecco finalmente la quadriglia festosa e seria al tempo stesso con il maestro che camminava ai lati. [...] La musica delle quadriglie suscitava una intensa emozione che trascinava tutti a correrle intorno, ad applaudire ed a ballare davanti ad essa»
 
Un continuo tripudio di emozioni che va dal 1902-1903 circa con la pima quadriglia palmese che si ricorda fino ad arrivare al 1980, anno di pubblicazione del primo testo sul Carnevale. In un’appendice tutta da gustare, Biagio Peluso non solo illustra una sintetica scheda sugli strumenti folkloristici del tempo ma ripercorre anche i temi delle “Quadriglie” più famose giungendo a registrare il primo e i successivi prolungamenti della festa (nel 1984), con la creazione dei primi comitati organizzativi e la prima partecipazione di tutte le scuole del territorio palmese. Come scrive lo stesso Prof.re Luigi Simonetti nella noterella critica: «un punto fermo mi sembra definito: l’arte e le manifestazioni libere dell’uomo sono parte indissolubile del cosmo; con esse e per esse la vita si accresce e si redime». 

Un’analisi – dunque – «introspettiva, psicologica, storica» del Carnevale Palmese, testimoniato direttamente dalle molteplici voci di persone anziane. Un ruolo –invece – quello di Biagio Peluso che – come definisce egli stesso – si avvale della facoltà di sensibilizzare i cittadini palmesi allo “spirito carnevalesco” e di “unità”, incaricando altri organismi più competenti a trovare indirizzi più precisi e dettagli più storiografici. Un desiderio più che un obiettivo che sembra aver trovato eco proprio in questo nostro tempo, con l’attuale contesto amministrativo volto a sostenere una più concreta ricerca per la valorizzazione del Carnevale Palmese dal punto di vista di marketing e comunicazione. E se Biagio Peluso dava appuntamento al Carnevale del 1986 (8-11febbraio), non può mancare quello fatto dalla “Fondazione Carnevale Palmese”, impegnata a collaborare con autori del territorio ed enti pubblici del calibro dell’“Università degli studi della Campania Vanvitelli” e l’“Università degli studi Federico II”. Incontri che vanno dal 27 febbraio al 10 giugno dell’anno 2021-2022, dove Doppe turmiente e pene, finalmente ce ne simmo riturnate a Carnevale.

 
A seguire, nello specifico, tutte le date con le rispettive pubblicazioni:
 
27 febbraio 2022
Note di “lettura” socio-antropologiche del Carnevale Palmese,
di Pasquale Gerardo Santella.
 
01 marzo 2022
Carnevale Palmese. Quadro sinottico,
di Umberto Bonagura.
 
11 marzo 2022
‘O Felo,
di Antonio Basilicata.
 
02 aprile 2022
Relazione conclusiva del progetto di ricerca per la valorizzazione del Carnevale di Palma Campania,
convegno con L’Università degli studi della Campania “Vanvitelli”.
 
22 aprile 2022
Le parole della tradizione. Canzoni d’occasione (1920-1950),
di Maria Teresa Peluso.
 
06 maggio 2022
Patrimonio culturale e festività dei carnevali: gli itinerari urbani dei rituali storici in Campania,
convegno con l’Università degli studi Federico II – centro interdipartimentale di ricerca in urbanistica “Alberto Calza Bini”.
 
10 giugno 2022
Le Quadriglie. Storia e tradizioni del Carnevale di Palma Campania,
di Floriana Nappi.
 


 
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