I SENTIERI DELLA MEMORIA: il Monte di Pietà o dei poveri della terra di Palma

Luigi De Luca 13 Marzo 2022
I SENTIERI DELLA MEMORIA:
il Monte di Pietà o dei poveri della terra di Palma

Un’indagine storica imperdibile!
La prof.ssa Maria Maddalena Nappi – ancora una volta – percorre attentamente l’orizzonte storico-sociale della sua comunità attraverso una ricerca sul Monte di Pietà presente ed operante nella terra di Palma e fondato il 21 settembre del 1589 per volontà della contessa Livia Spinelli, moglie del conte si San Valentino e Carlo della Tolfa, feudatario di Palma. All’interno del testo, estratto dall’Annuario del Liceo “A. Rosmini” di Palma Campania -n9- a.s. 2009-2010, è anche riportato il testo unico dello Statuto Organico della congrega di carità, approvato con R. Decreto 2 luglio 1811, firmato da Vittorio Emanuele (re d’Italia) e controfirmato da Giolitti.
 
L’autrice, sin dall’inizio, illustra e analizza le caratteristiche salienti dei Monti in generale, nati alla fine del secolo XVI e XVII, soprattutto nelle aree centro-settentrionali del Paese e poi in quelle meridionali ad opera dei Francescani.  Ne sottolinea le finalità assistenzialistiche e solidaristiche come l’aiuto ai poveri, alle famiglie bisognose e alle fanciulle diseredate che aspiravano al matrimonio, ricalcando così quegli insegnamenti evangelici veicolati dal carisma del movimento francescano. Non solo: nella sua ricerca – la prof.ssa Nappi – affronta la spinosa questione degli interessi sui prestiti erogati dai Monti (in relazione alla concezione di usura e di sfruttamento e perciò di peccato) per poi tracciare anche una sintesi di quella che sarà una vera e propria crisi e conseguente estinzione dei suddetti Monti di Pietà (che nel corso del XIX e XX secolo si trasformarono in banche, inglobati alla casse di risparmio oppure confluiti in Confraternite laicali e Congregazioni di Carità). Un ampio rilievo a tutte quelle figure umane che – come scrive il prof. Salvatore Santaniello nella prefazione – hanno operato in specifici ed oscuri contesti territoriali come mecenati o dinamici operatori di cambiamento culturale e sociale.
 
 

 

ULTIMI ARTICOLI