Il dottore Felice Nunziata tra gli inventori del combustore laminare

Alessandro Borrelli 4 Gennaio 2025
Il dottore Felice Nunziata tra gli inventori del combustore laminare

Un palmese, il dottore Felice Nunziata, è il primo firmatario dell’invenzione di un combustore ibrido coassiale CH4/microparticolato metallico, in regime di fiamma a diffusione laminare, capace di generare plasma nell’intorno spaziale delle singole particelle in combustione. Questa “torcia di micropolveri metalliche” si propone l’obiettivo principale di utilizzare come fonti combustili sia gas metano che scarti della produzione di metalli (quali ad esempio l’alluminio). In buona sostanza, contrariamente al senso comune, i metalli se ridotti a dimensioni piccolissime possono bruciare o addirittura esplodere; in particolare, la combustione delle particelle metalliche generando calore permette un ridotto consumo di metano che, quindi a parità di temperatura, corrisponde ad emissioni ridotte di carbonio ossia minore inquinamento da fonti fossili.

L’altra settimana, il prototipo, ideato e sviluppato nel triennio 2019/22 presso il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, ha ottenuto l’attestato di brevetto “per invenzione industriale” da parte del Dipartimento di Mercato e Tutela, che fa capo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy: si tratta del primo brevetto, sin dalla sua costituzione, per il Dipartimento di Matematica e Fisica. Il dottore Felice Nunziata ha ideato e condotto le sperimentazioni sul prototipo del proprio combustore presso il laboratorio CIRCE, avvalendosi anche dell’ausilio dei professori Antonio D’Onofrio, Giorgio Riccardi, Mauro Rubino, dei dottori Brenda Capone, Antonio Petraglia, Raffaele Buompane, Giuseppe Porzio, Antonio Palmieri, tutti inseriti nel novero degli inventori. La sperimentazione ha evidenziato, inoltre, che è possibile “guidare” la combustione delle microparticelle metalliche ottenendo, per talune qualità elementali, in virtù di indotte configurazioni di sottoraffreddamento, una morfologia perfettamente sferoidale e diametri di ristretti percentili, allo scopo di produrre (anche da metalli di riciclo) semilavorati per applicazioni quali ad esempio microcarrier mesoporosi e manifattura 3D micro-additiva. Infine, sono stati osservati particolari fenomeni, ancora in fase di studio presso l’istituto STEMS del CNR dove attualmente il dottore Felice Nunziata presta servizio, che potrebbero rivelarsi interessanti nell’ambito della propulsione spaziale e dei motori ad onda di detonazione.

Ecco quanto si legge nella relazione riguardante il brevetto ottenuto: «A causa del cambiamento climatico globale, la società contemporanea è obbligata a transitare verso sistemi energetici a basse emissioni di carbonio, ragion per cui sono necessarie fonti di energia ecosostenibili e rinnovabili per fornire sicurezza sanitaria, ambientale e strategica nell’approvvigionamento energetico delle nazioni. I combustibili innovativi devono avere densità energetiche elevate, essere immagazzinati in modo sicuro e devono essere consunti all’interno nella maniera più efficiente possibile. I combustibili basati su particelle metalliche riciclate (e quindi fornite a fronte di un consumo energetico a basse emissioni di carbonio) possono essere intesi come i combustibili del futuro poiché trattasi di vettori energetici ideali tali da esprimere densità di potenza elevate a parità dei processi tradizionali con emissioni di anidride carbonica. I combustibili a base di particelle metalliche eliminerebbero anche molte emissioni inquinanti dannose».

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