Il mestiere di leggere: DONNE CHE CORRONO COI LUPI

Geltrude Vollaro 8 Marzo 2021

I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne, sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell’arte di adattarsi a circostanze mutevoli; sono gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate”.

Ho scelto questo passo per parlarvi di Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estés, edito da Frassinelli.

Opera impegnativa che apre ad altre prospettive di pensiero. L’opera è strutturata in vari racconti e questo consente al lettore di scegliere il capitolo che preferisce non essendo vincolato dalla sequenza della storia.

L’autrice è psicanalista junghiana ed usa i miti e le favole più o meno conosciute come: La piccola fiammiferaia, Barbablù, Il brutto anatroccolo, Vassilissa per far compiere al lettore un viaggio dentro di sé.

Un viaggio di crescita interiore, un viaggio nella propria psiche.

Un viaggio che richiede volontà ed impegno e soprattutto un viaggio da ripetere leggendo e rileggendo il libro in diverse fasi della nostra vita.

Un libro tutto al femminile da regalare e da tramandare alle nostre figlie, alle nostre amiche, alle donne della nostra vita, ma da consigliare anche all’interpretazione dei nostri figli, dei nostri compagni, dei nostri amici.

È un punto di riflessione, una pausa dagli stereotipi e dalla fossilizzazione dei pregiudizi che talvolta soffocano la psiche femminile.

I racconti che si succedono solcano un sentiero dove camminare ed interrogarsi, dove riscoprire e rivalutare la Donna Selvaggia che abita in ogni Donna. Creatività, forza, resistenza ed intuito sono le qualità che l’autrice fa riscoprire in questo viaggio.

Attraverso Barbablù la Donna affronta il responsabile della perdita dell’autostima, con Vassilissa la donna supera i propri limiti, la Donna scheletro comprende che l’Amore si nutre giorno per giorno dei suoi comportamenti. L’amore non è statico, ma va alimentato e costruito, così Manawee diventa l’uomo ideale, colui che riesce ad accettare ed amare i vari aspetti che sono racchiusi nella donna.

Il lettore donna o uomo che sia riflette sui sentimenti che accompagnano la sua vita, quelli positivi e quelli negativi visti con la giusta contrapposizione. Un’analisi chirurgica dell’animo umano fatta pagina dopo pagina sezionato infine dalla Fanciulla senza Mani, una sorta di guida, al pari di Virgilio di Dante che fa da mentore al pensiero dell’autrice unica traghettatrice della psiche femminile.

Consiglio di tenerlo sul comodino.

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