Il mestiere di leggere: IO SONO MALALA

Geltrude Vollaro 17 Marzo 2021

Vi voglio consigliare questo libro autobiografico per farvi riflettere sulla condizione in cui vivono le donne in alcuni paesi del mondo. L’autrice è una giovane attivista pakistana, vincitrice del Premio Nobel per la pace nel 2014.

Malala Yousafzai fin dall’età di undici anni, attraverso il suo blog, ha denunciato le violazioni dei diritti civili delle donne perpetuate dai talebani pakistani.

Si è battuta in prima linea per il diritto all’istruzione completamente abolito dal regime talebano, in quanto ritenuto “diritto degli infedeli alle oscenità”.

Capiamo l’importanza della luce quando vediamo l’oscurità, della voce quando veniamo messi a tacere. Allo stesso modo nel Pakistan abbiamo capito l’importanza di penne e libri quando abbiamo visto le pistole. Ma la penna è più forte della spada. È per questo che il potere dell’istruzione fa loro paura, così come hanno paura del cambiamento, dell’uguaglianza della nostra società… mi batto perché la donna sia autonoma e lotti per sé stessa”.

Queste le parole del discorso tenuto da Malala al palazzo delle Nazioni Unite di New York nel 2013. Parole divenute macigni sulla coscienza di molti.

Il divario tra Oriente ed Occidente, un solco di ignoranza e di omertà. Una realtà scaturita dalla sua cruda testimonianza, lei vittima di un attentato all’età di quindici anni al ritorno dalla scuola venne ferita alla testa da colpi di arma da fuoco. Lei sopravvissuta non si è arresa, non è rimasta muta. È divenuta voce di donne e bambini che subiscono ingiustizie e soprusi da parte di un regime che ha soffocato la democrazia.

Un bambino, un maestro, una penna, un libro possono fare la differenza e cambiare il mondo. L’istruzione potrà salvare il mondo”. Questo è l’appello accorato della giovane autrice per difendere il diritto all’istruzione. Un appello che non può e non deve rimanere inascoltato.

Io sono Malala è la storia di coraggio di una donna che non si è arresa, non è arretrata. Una donna che rivendica i suoi diritti e quelli di tutte le donne del mondo. È una storia che va letta.

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