Il peso dell’interferenza linguistica di francese e inglese

P. Gerardo Santella 21 Giugno 2023
Il peso dell’interferenza linguistica di francese e inglese

(segue dal precedente articolo della rubrica)

L’interferenza del francese è invece molto più estesa, ma bisogna tenere presente che questa lingua ci ha influenzati sin dalle origini del volgare. La maggior parte dei francesismi risalgono alle epoche in cui siamo stati invasi militarmente e dominati politicamente, e al lungo periodo in cui l’egemonia culturale della Francia era un punto di riferimento per tutta l’Europa: l’Illuminismo, la Rivoluzione, l’età napoleonica e la Belle Époque. Durante questi secoli abbiamo importato e adattato migliaia di gallicismi e coniato la maggior parte dei calchi che terminano in -ismo-ista-aggio (illuminismomaterialistalibertinaggio), -zione (rivoluzionerifrazione), -izzare (razionalizzarescandalizzare) o -ficare (elettrificare). Persino blu e marrone sono adattamenti di e marron (il colore della castagna). Stando al GRADIT i francesismi sono stati italianizzati nel 70,5% dei casi, dunque li abbiamo assorbiti senza snaturarci troppo, e nei dizionari quelli crudi sono oggi circa circa 950.

Il numero degli anglicismi è invece molto più alto, e il loro assorbimento attraverso gli adattamenti è scarso (per il Gradit nel 71,5% dei casi non sono adattati). Colpisce anche la rapidità con cui si stanno moltiplicando. All’inizio dell’Ottocento l’inglese ci era così estraneo che persino le traduzioni dei libri non venivano fatte in modo diretto, ma di seconda mano dal francese. Le prime parole inglesi sono entrate soprattutto nella seconda metà del XIX secolo dalla politica o dalla finanza (meetingleaderpremierbudget), dallo sport (footballderbytennis), dalla vita sociale e mondana (filmbarsnobdandy) o dalla cucina (sandwichroast beefcocktail). Fino a metà del Novecento il loro numero era di poche centinaia, ma a partire dal Secondo dopoguerra è cresciuto in maniera esponenziale. Il primo dizionario digitale in commercio, il Devoto-Oli del 1990, includeva circa 1.700 anglicismi non adattati, mentre nell’edizione del 2017 le stesse ricerche portano a un numero di almeno 3.400, un raddoppio in meno di trent’anni.

Anche i francesismi sono aumentati negli ultimi anni, ma in modo ben più contenuto. Nel Devoto Oli del 1990 erano 770, nel 2017 sono diventati 926 (+156).

Uno dei dati più interessanti è il forte aumento anche dell’uso estensivo dei termini inglesi (da 141 a 229) che testimonia un progressivo allargamento di significato che li fa uscire sempre più dall’ambito settoriale.

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