Il Vico Calcio riprende quota: la carica di capitan Felice Nappi

Simona Bosone 28 Novembre 2022
Il Vico Calcio riprende quota: la carica di capitan Felice Nappi

Un inizio di stagione non propriamente semplice per il Vico Calcio: tanto positive quanto sfortunate le prime prove della squadra gialloblù, che sembrava essere entrata in un vortice di sfortuna e sfiducia difficile da superare.

Dopo gare caratterizzate da buone prestazioni – in cui singoli episodi hanno fatto la differenza in negativo – la squadra cara al presidente Giacomo Iovino è cresciuta partita dopo partita e la scintilla che ha cambiato il volto della stagione degli uomini di mister Antonio De Sarno è arrivata nel match casalingo contro il Salerno Guiscards: vittoria fortemente voluta, così come il successo esterno contro il Living Sarno e, ancora, la terza vittoria consecutiva nel tiratissimo match casalingo contro il Gragnano.

Mister De Sarno può, dunque, ritenersi soddisfatto: dalla sua parte c’è una squadra dedita al lavoro, allo spirito di abnegazione e alla perseveranza.



Una squadra guidata in campo dal capitano Felice Nappi. L’esperto difensore gialloblù, al terzo anno in casa Vico e protagonista dello scontro salvezza nel finale della scorsa stagione con una rete decisiva, è tra i calciatori che hanno deciso di restare per sposare il nuovo progetto.

«Terminato lo scorso campionato, in cui avevamo il dovere di portare a casa la salvezza – spiega Nappi – ho deciso di restare a Vico, riabbracciando vecchi compagni di avventura e mister De Sarno, ma – soprattutto – i colori gialloblù. Dopo quelle del Real Pago, dell’Fc Vallo, della Pro11 e del Marzano, indossare la fascia di capitano del Vico ha rappresentato un riconoscimento che mi ha reso oltremodo felice: una scelta dei miei compagni di squadra che ringrazio ancora e che onorerò sempre».

Il classe ’88, ex tra le altre anche di Palmese, Campobasso e Nola, ci racconta il momento della sua squadra, dopo una partenza a singhiozzo e le tre vittorie consecutive delle ultime settimane.

«È stato un avvio di stagione che definirei strano. Abbiamo provato emozioni contrastanti: eravamo coscienti del grande lavoro che stavamo facendo, ma i risultati non arrivavano, tra sfortune varie e squadre attrezzate e gagliarde, che è stato complicato affrontare. Probabilmente questo particolare inizio di stagione era pressoché inevitabile dal momento che il gruppo è nuovo nella sua quasi totalità, così come la guida tecnica, i dettami tattici e le modalità di allenamento. Qualcosa è cambiato nelle ultime settimane. Nel calcio a volte basta davvero poco: sensazioni che si trasformano in realtà, emozioni che donano forze che sembravano svanite, voglia di crederci e centimetri che cambiano il destino di una partita. Senza fretta, ma senza sosta, ecco che abbiamo iniziato a vincere e abbiamo collezionato questo filotto che ci ha aiutato a venir fuori da una situazione difficile che non meritavamo».



Una squadra nuova, una gioia ritrovata, e qualche consapevolezza ora salda nella mente del gruppo gialloblù.

«Non abbiamo mai smesso di lavorare e di crederci. Non abbiamo mai smesso, malgrado le difficoltà e la frustrazione, di seguire l’allenatore – mai domo – e di creare il grande gruppo che oggi mi vanto di capitanare. Sicuramente non smetteremo di farlo ora. Certo, abbiamo qualche consapevolezza in più – mentale e fisica – oltre alle certezze legate al credo tattico del mister. Ora – aggiunge Nappi – occorre continuare a lavorare per farci trovare pronti, ancora. Partita dopo partita».

Duro lavoro e perseveranza, dunque, per capitan Nappi che in chiusura ci parla delle aspettative future.


«Cosa ci riserverà il futuro non è dato sapersi. Ciò di cui sono certo è che bisogna lavorare sempre e più di prima, continuando a farlo in armonia in questo grande gruppo che abbiamo creato, proseguendo nel nostro percorso di crescita. L’obiettivo, ora come ora, visto l’alto livello del nostro raggruppamento e quanto abbiamo vissuto, è quello di affrontare ogni singola partita con la voglia e la volontà di fare il massimo e avere la meglio sull’avversario di turno. Poi il tempo e il lavoro ci diranno dove possiamo arrivare, sperando il più in alto possibile. Lo meritiamo tutti: calciatori, allenatore, staff, società e tifosi».

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