Investire nell'agricoltura: la testimonianza del giovane Gabriele Amoroso
Tommaso Scibelli 22 Ottobre 2024Nuove leve si fanno avanti nell’ambito di un settore spesso dimenticato e abusato: l’agricoltura.
Nell’intervista che segue, parliamo con Gabriele Amoroso, 20 anni, giovane agricoltore ed oggi anche imprenditore del Vallo di Lauro.
Nel 2025 ha ancora senso, per un giovane che voglia intraprendere una carriera lavorativa, parlare di agricoltura?
«Certo. Se uno ha le idee chiare in testa sì».
Di che genere di agricoltura ti occupi?
«Prevalentemente agricoltura di castagne, nocciole e olive, ma non vorrei fermarmi solo a questo. L’agricoltura è un settore così ampio che uno non può dedicarsi a sole due cose. Magari punto a trovare un’innovazione, far appassionare nuove persone. La mia idea è puntare sull’agricoltura biologica cercando di far arrivare prodotti sani alle tavole delle persone».
Come è nata la tua passione per l’agricoltura?
«Non molto tempo fa, alle scuole superiori, mi sono iscritto all’istituto Caravaggio di San Gennaro Vesuviano ove i professori sono stati bravi a trasmettermi tale passione. Devo solo a loro la mia passione per la natura».
Credi in un’agricoltura sostenibile?
«È l’unica soluzione per il futuro».
A un giovane che si approccia a fare l’imprenditore agricolo cosa senti di consigliare?
«Credo che se lo faccia è perché ha le idee chiare. Non deve pensare al giudizio degli altri. L’agricoltura oggi è giudicata, non è un ambito in cui le persone credono».
E circa l’agricoltura nel Vallo di Lauro?
«Nel Vallo di Lauro ci sono tante piccole realtà, ma molti terreni abbandonati, che la gente farebbe meglio a donare».
L’Europa ti ha aiutato attraverso dei contributi?
«è proprio grazie ai fondi europei che ho avviato la mia azienda agricola, trattandosi di finanziamenti a fondo perduto per acquistare terreni o macchinari».
In bocca al lupo.
«Crepi».