"Invisible": il grande ritorno dei Duran Duran
Franco Simeri 29 Maggio 2021Pensando a loro mi torna in mente questa frase di Vendittiana memoria: Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano... e non solo, certi artisti duran nel tempo a dispetto delle mode che passano.
Dominatori delle classifiche e dei cuori di milioni di fans negli anni '80 i Duran Duran sono ancora qui a fare musica, e che musica, sempre capaci di sfornare canzoni che risultano belle, fresche e piene di appeal.
Il nuovo singolo "Invisible" anticipa l'uscita del loro quindicesimo album in studio "Future Past" (a sei anni di distanza dal precedente "Paper Gods") prevista in tutto il mondo per il prossimo 22 ottobre. Conterrà 12 tracce e vanta produttori del calibro di Erol Alkann, Giorgio Moroder e Mark Ronson. Al suo interno ospiti speciali come il chitarrista del Blur Graham Coxon, l’ex pianista di David Bowie Mike Garson e Lykke Li alla voce, altri ospiti li scopriremo più avanti.
Con "Invisible" la band si riavvicina alle melodie acid rock di "Rio" (1982), la batteria pesante di Roger Taylor e la chitarra graffiante di Brian Cox dei Blur si sposano perfettamente con la voce di Simon Le Bon in gran forma. Il brano rapisce già dal primo ascolto perché molto ben strutturato, cantato e suonato. Il video che l'accompagna è stato creato da una intelligenza artificiale chiamata Huxley, sviluppata dai Nested Minds Solutions e definita una "sognatrice unica, la cui mente è stata modellata in base a quello che sappiamo del funzionamento dei processi cognitivi ed emotivi degli esseri umani".