L'Istituto "Albertini" di Nola va "a scuola di felicità": premiati i diplomati con il massimo dei voti

Redazione 21 Gennaio 2025
L'Istituto "Albertini" di Nola va "a scuola di felicità": premiati i diplomati con il massimo dei voti

In un evento organizzato dal Liceo "G. Albertini" e svoltosi al Teatro "Umberto" di Nola, che ha unito musica, riflessioni e premi, l’istituto ha celebrato l’eccellenza degli studenti diplomati con il massimo dei voti, nello scorso anno scolastico, riflettendo sull’importanza della felicità in un contesto storico e sociale caratterizzato da incertezze.

Il dirigente scolastico, professor Rosario Cozzolino, ha sottolineato la necessità di «cercare la felicità in un mondo che offre pochi punti di riferimento stabili per le nuove generazioni».

Difatti, l’evento speciale s’è svolto qualche settimana fa ed ha celebrato non solo l’eccellenza scolastica, ma anche un tema universale e prezioso: la felicità. Come anticipato, nella cornice calorosa e partecipata dell’incontro, sono stati premiati gli studenti e le studentesse che, con il loro impegno e talento, hanno raggiunto il massimo riconoscimento scolastico durante l’ultimo anno accademico, diplomandosi con valutazione di 100 su cento o 100 e lode.

Il dirigente scolastico, professor Rosario Cozzolino, dopo aver ringraziato calorosamente i presenti, ha preso la parola per sottolineare l’importanza del tema della serata. In un contesto storico segnato da paure e incertezze, ha evidenziato come la ricerca della felicità sia oggi più che mai un bisogno urgente e collettivo. Ha anche posto l’accento sulla fluidità della nostra società, che oggi non offre punti di riferimento stabili, lasciando le studentesse e gli studenti a dover cercare autonomamente il proprio cammino in un mondo che cambia continuamente, senza avere certezze o modelli fissi su cui fare affidamento. La felicità, quindi, diventa non solo un ideale da perseguire, ma una necessità vitale, che deve essere costruita con consapevolezza e impegno.

La manifestazione, intitolata “A scuola di felicità”, ha intrecciato riflessioni filosofiche, citazioni letterarie e performance artistiche in un percorso ricco di ispirazione. Un vero e proprio viaggio attraverso le diverse sfaccettature della felicità, che ha unito emozione, pensiero e musica.

«Non si è mai troppo giovani o troppo vecchi per cercare la felicità», è stato ricordato con le parole di Epicuro, a sottolineare che la ricerca della felicità è un lavoro continuo, un diritto fondamentale e una necessità collettiva. Non solo un ideale personale, ma un obiettivo concreto, come suggeriva Gaetano Filangieri, che definiva le buone leggi il fondamento della felicità di una nazione.

La serata ha visto come protagonisti, oltre agli studenti premiati, anche le ragazze e i ragazzi dell’indirizzo musicale, che hanno eseguito brani scelti per arricchire l’esperienza e creare momenti di bellezza condivisa.

La musica, con la sua capacità di parlare direttamente al cuore, ha accompagnato e sottolineato le riflessioni sui vari movimenti tematici: dalla costruzione della felicità come impegno quotidiano, alla leggerezza intesa non come superficialità ma come serenità interiore, fino alla capacità di riconoscere e valorizzare la bellezza anche nelle situazioni più difficili.

Tra le citazioni che hanno fatto da filo conduttore, il pensiero di Italo Calvino ha offerto spunti profondi: «Cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio».

Un invito a coltivare speranza e connessioni, anche nei contesti più complessi, che ha risuonato particolarmente forte durante la serata.

I diplomati premiati rappresentano un esempio per tutta la comunità: il loro successo non è solo il frutto di un impegno individuale, ma anche il simbolo di come il sapere e la conoscenza possano contribuire a costruire una società migliore. Premiarli significa riconoscere il valore dell’educazione come chiave per la felicità personale e collettiva.

L’evento si è concluso con le parole di Aldo Masullo: «L’arte della felicità è l’arte di un equilibrio precario e meraviglioso che si affronta con paure e con dolori, con amori e passioni».

Un messaggio che ha lasciato nei presenti una riflessione profonda sul valore della felicità come costruzione continua, un mosaico fatto di momenti di luce, impegno e speranza.

La serata, oltre a celebrare il merito, è stata un inno alla vita, all’umanità e alla bellezza, confermando che la felicità, anche nelle sue forme più fragili e fugaci, è sempre un traguardo che vale la pena perseguire.

ULTIMI ARTICOLI