La Palmese regala gol e rigori: il Fasano sbanca il "Comunale" e sogna in grande
Redazione 28 Ottobre 2023PALMESE – FASANO 2-3
PALMESE (4-3-3): Scognamiglio; Manco (89’ Amato), Romano, Schiavino, Morlando (92’ Noletta); Carotenuto (41’ Peluso), Fusco, De Sio; Potenza (75’ Ferrara), Puntoriere (62’ Filogamo), Silvestro. A DISPOSIZIONE: M. Aprile, Tribuno, Russo, Boemio. All. Pietropinto.
FASANO (4-2-3-1): Lazar; Caragnulo, Pambianchi, G. Aprile, Brignola (70’ Esposito); Bianchini, Ganci; Calabria (88’ Conticchio), Idoyaga (60’ Lasavio), Battista (48’ Triarico); Renelus (48’ Dorato). A DISPOSIZIONE: Randino, Santoro, Lezzi, Delmonte. All. Tiozzo.
ARBITRO: Capoccia di Perugia (Carpinelli-Esposito).
RETI: 13’ Ganci (F), 17’ rig. Battista (F), 36’ rig. Puntoriere (P), 61’ rig. Triarico (F), 83’ Filogamo (P).
NOTE: Spettatori 600 circa. Ammoniti Battista, Bianchini, Brignola, Peluso. Espulso all’87’ De Sio (P) per doppia ammonizione. Al 76’ Scognamiglio para un rigore a Dorato. Recupero: 3’ pt e 9’ st.
PALMA CAMPANIA – Sesta sconfitta in campionato, per la Palmese, che non riesce a rialzarsi dal fondo della classifica e perde malamente anche al cospetto di un Fasano apparso tutt’altro che irresistibile nel pomeriggio del “Comunale”.
La capolista del girone H di serie D ha raccolto indubbiamente più di quanto seminato nell’arco del match di Palma Campania, dove a fare la differenza sono stati soprattutto gli erroracci difensivi dei rossoneri.
Il tecnico Mario Pietropinto mette in campo la migliore formazione possibile, al netto delle defezioni per infortunio dei vari Moccia, Mautone, Cardone, Galdean e D’Angelo. Il 4-3-3 si trasforma sovente in un 4-1-4-1 nel quale Fusco rappresenta il perno centrale davanti alla difesa e Puntoriere il centroboa offensivo dei padroni di casa.
Per il Fasano, invece, mister Luca Tiozzo conferma per dieci/undicesimi la squadra che sei giorni prima ha battuto la quotata Fidelis Andria, avvicendando nel suo 4-2-3-1 il solo Manfredi con il giovane esterno destro di difesa Caragnulo.
LA GARA: La Palmese prova a fare breccia dalle parti di Lazar sfruttando l’estro di Silvestro a sinistra, all’11’ il cross del numero sette di casa è buono per la testa di Carotenuto, che indirizza in porta trovando la corta respinta di Lazar, sulla ribattuta Puntoriere viene contenuto bene da Pambianchi che consente il recupero del pallone al suo estremo difensore.
Al 13’ si cambia fronte e il Fasano passa in vantaggio: Battista mette in area un pallone dalla destra, sul secondo palo è troppo “morbida” la marcatura su capitan Ganci che, senza grande sforzo, spinge la palla nel sacco.
Al 16’ giunge anche il raddoppio degli ospiti: Scognamiglio si salva come può sul fendente di Bianchini, ma sulla sua respinta Battista è lesto a prendere palla e a prepararsi al colpo vincente, salvo essere strattonato per la maglia da Romano; è calcio di rigore, l’arbitro indica il dischetto e dagli undici metri lo stesso Battista realizza lo zero a due, sebbene Scognamiglio sia bravo ad intuire la traiettoria del suo tiro e a sfiorare il pallone, che però rotola potente nel sacco.
La Palmese non appare capace di replicare, ma al 23’ riesce a creare un bel pericolo alla porta di Lazar, che vola a salvare sul colpo di testa ben indirizzato di Romano, servito in corsa da Schiavino, sugli sviluppi di una punizione calciata in area da Silvestro.
L’occasione offre comunque una carica nuova ai rossoneri, che prima sfiorano il gol con Puntoriere (tiro a lato al 32’), poi beneficiano a loro volta di un calcio di rigore al 36’ quando Carotenuto guadagna di mestiere il tiro dagli undici metri, venendo a contatto in area con Aprile.
Puntoriere si incarica di trasformare il penalty e la squadra di casa riesce finalmente a sbloccarsi, accorciando le distanze. Passano appena due giri di lancetta e i padroni di casa (38’) potrebbero addirittura pareggiarla, con Carotenuto prima e Puntoriere poi che, purtroppo non sfruttano la ghiotta chance, facendosi chiudere lo specchio da una disperata uscita di Lazar, bravissimo a opporsi ai due giocatori avversari sulla micidiale ripartenza dei rossoneri.
Sembra il momento giusto per suonare la carica, ma la Palmese manca di intensità e al 45’ esatto c’è un nuovo brivido per la porta difesa da Scognamiglio, con Ganci che sfodera un bolide eccellente dai trentacinque metri, che scende e si stampa dritto sulla traversa.
Nel secondo tempo, la Palmese non cambia marcia e al 61’ l’arbitro assegna il terzo calcio di rigore di giornata: a beneficiarne è il Fasano, con Schiavino che viene superato secco da Dorato e non può far altro che affossarlo in piena area; dagli undici metri si presenta il neo entrato Triarico che non fallisce e porta a tre le marcature per i pugliesi.
La partita sembra chiusa, ma non ha ancora detto tutto: al 67’ Schiavino è abile e furbo nell’ingannare l’arbitro con una sgroppata centrale che lo vede scendere in maniera prepotente anche grazie ad un tocco a seguire di mano, non visto dalla terna, passaggio a seguire per l’accorrente Silvestro che spara in porta e coglie anch’egli la traversa, a portiere ormai battuto.
Le squadre appaiono stanche e soprattutto la Palmese paga il grande sforzo prodotto, senza però trarre profitto.
Il Fasano copre bene e parte minaccioso in contropiede, così al 76’ guadagna un altro rigore, il quarto della giornata e il terzo a favore, per un fallo evidente di Manco su Calabria: sul dischetto va stavolta Dorato, ma in questo caso è bravissimo Scognamiglio a scegliere la parte giusta, tuffandosi e parando la conclusione all’avversario.
È la miccia che dà quel pizzico di energia in più alla Palmese per provare a credere ancora nella rimonta e all’83’ Manco scende a destra, crossa in area per la testa di Filogamo, che spedisce la palla alle spalle di Lazar, firmando il due a tre che riaccende l’entusiasmo in campo e sugli spalti.
Il tanto sperato pareggio, però, non arriva. La Palmese ha esaurito tutte le cartucce a disposizione e finisce anche in inferiorità numerica la contesa, causa l’espulsione occorsa a De Sio, mandandolo anzitempo sotto la doccia per somma di cartellini gialli.