La Palmese scivola a Pagani: al "Torre" la prima sconfitta sotto la gestione Grimaldi

Redazione 17 Marzo 2024
La Palmese scivola a Pagani: al "Torre" la prima sconfitta sotto la gestione Grimaldi

PAGANESE – PALMESE 3-0

PAGANESE (3-4-3): S. Esposito; Setola, De Feo, Donnarumma; Montoro (90’ Giuliani), Langella (88’ De Gennaro), Faiello, Del Gesso; Mancino (67’ Orefice), Porzio (77’ Petrosino), Iannone (78’ Coratella). A DISPOSIZIONE: Grimaldi, Celentano, Perulli, Simonetti. All. Russo.

PALMESE (4-3-3): Raffaelli; Magliocca, D’Orsi, Manzo, Morlando; Fusco (76’ Filogamo), Galdean (57’ F. Puntoriere), Potenza (77’ Amato); Kone (63’ Attah), M. Puntoriere, Silvestro (66’ Ceparano). A DISPOSIZIONE: Moccia, Manco, Fiele, Aquino. All. Grimaldi.

ARBITRO: Sciolti di Lecce (Santoro-Lovecchio).

RETI: 23’ e 36’ Mancino (Pag), 63’ Iannone (Pag).

NOTE: Spettatori 1.500 circa, con buona rappresentanza di tifosi ospiti. Ammoniti Donnarumma, Manzo, Porzio, S. Esposito, D’Orsi. Recupero: 2’ pt e 4’ st.

 

PAGANI – Al “Marcello Torre” arriva la prima sconfitta della Palmese nel girone di ritorno, così come si tratta della prima battuta d’arresto sotto la gestione tecnica di mister Teore Grimaldi.

Il derby nella tana degli azzurrostellati sembrava nascere sotto auspici propizi, viste le vicissitudini di carattere tecnico patite dai padroni di casa, alle prese con l’assenza “sospetta” per malattia del trainer Massimo Agovino – assai polemico con la squadra dopo lo stop patito con la Fidelis Andria – che è stato rimpiazzato in panca da Stefano Russo.

Invece, complice anche una giornata piuttosto opaca e incolore da parte di diversi interpreti della formazione-tipo, la Palmese ha ceduto l’intera posta in palio ad una compagine di casa che, al contrario, s’è dimostrata molto tonica, concentrata e risoluta.

Nella Paganese sono assenti lo squalificato Galeotafiore e gli infortunati Giuseppe Esposito, Ianniello e Matarese. Di contro, la Palmese deve fare a meno dello squalificato Peluso e degli infortunati Tribuno e Volpe; out, per scelta tecnica, Romano e Trevisone.

LA GARA: Il campo in erba naturale risulta da subito indigesto per la manovra della Palmese, che cerca di proiettarsi in avanti, senza però riuscire a dare velocità ed efficacia alle proiezioni in zona conclusiva. Un manto gibboso e irregolare, quello del “Marcello Torre”, che mette a dura prova le scarpette degli ospiti, alle prese con un equilibrio alquanto precario.  

Al 23’ la Paganese trova la rete del vantaggio: palla persa malamente da Galdean, Setola e Montoro fraseggiano, quindi Iannone riceve sulla trequarti e mette un ottimo pallone in area dove Mancino s’avventa di testa e piazza la sfera tra palo e portiere, realizzando l’uno a zero.

La Palmese reagisce bene e al 25’ spreca una ghiotta occasione: azione ben congeniata a destra, con il cross perfetto di Magliocca per la testa di Marco Puntoriere, che però mette alto da posizione favorevolissima.

Nuova chance per i rossoneri, sempre Marco Puntoriere in evidenza, con una girata aerea nella sedici metri della Paganese, ma anche in questo caso la palla finisce fuori dallo specchio della porta avversaria.

La Paganese sfrutta gli errori di impostazione della Palmese e riparte veloce: al 36’ arriva il raddoppio degli azzurrostellati, che sfondano a destra e liberano la corsa di Mancino, che penetra in area e fulmina Raffaelli con un gran tiro che non lascia scampo all’estremo difensore ospite.

Nel secondo tempo, la Palmese imprime maggior ritmo alla manovra, ma presta sovente il fianco al contropiede della Paganese. Per i rossoneri ci provano, in serie, Potenza, Galdean e Silvestro, tuttavia la mira è sempre imprecisa.

Gli azzurrostellati attendono l’errore degli avversari e, come già accaduto nel primo tempo, colpiscono in maniera micidiale di rimessa: al 63’ la Paganese cala il tris con una sgroppata solitaria di Iannone, lanciato a campo aperto, con palla piazzata alle spalle di Raffaelli.

La partita si conclude virtualmente qui. I cambi operati da mister Grimaldi non sortiscono gli effetti sperati.


CREDITS: Foto di Agostino e Danilo Gemito.

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