Malattia tubercolare e popolazione migrante: un’inchiesta sul territorio
Gerardo Santella 13 Aprile 2024Interessante lavoro dei dirigenti medici Nicola Massimo Trinchese, Nicolino Grippo e Nadia Renda. Il tema tocca da vicino la nostra comunità di Palma Campania e invita ad una consapevolezza e presa di coscienza di un fenomeno purtroppo diffuso: la malattia tubercolare nella popolazione migrante, di cui si propone un modello di controllo.
Nelle otto dense pagine dattiloscritte gli autori dell’indagine, condotta sul campo attraverso la raccolta di dati statistici e osservazioni dirette, gli autori mettono in rilievo come circa il 60% dei casi di tbc degli ultimi due anni riguardi le persone straniere. Ma, intelligentemente, non si soffermano solo sulla malattia e la sua cura, ma analizzano anche le deprivate condizioni socio-culturali che sono alla base del fenomeno e che rendono i soggetti particolarmente vulnerabili, oltre che instaurare un clima di sfiducia tra malati e medico che certo non agevola il contrasto alla malattia.
Un approccio, dunque, alla malattia nello stesso tempo scientifico e sociale attraverso il quale si prospetta un articolato intervento a cominciare da uno screening e procedendo per cerchi concentrici intorno al singolo caso. per giungere alla costruzione di un percorso a vari livelli: la sorveglianza, della malattia, l’intercettazione dei casi, le prime cure, il ricovero. La conclusione, pienamente condivisibile, va nel senso di una interazione tra migranti e istituzioni attraverso la quale si instauri un dialogo proficuo che porti ad affrontare i casi di tbc con una efficace strategia profilattica. Un testo da diffondere e far leggere: quello che dovrebbe fare la figura professionale di un mediatore culturale che purtroppo nel nostro paese non è mai stato previsto.