MARCHE DA BOLLO E PATENTI FALSE, 18 MISURE CAUTELARI

Redazione 4 Marzo 2022
MARCHE DA BOLLO E PATENTI FALSE, 18 MISURE CAUTELARI
Sgominata una banda di falsari che si occupava di produzione e distribuzione di valori di bollo falsi, patenti di guida automobilistiche e nautiche contraffatte. Sono 18 le persone indagate, nei cui confronti è stata eseguita un'ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip del tribunale di Napoli Nord. L'operazione è stata eseguita dai carabinieri del comando Antifalsificazione Monetaria con il supporto dai militari dei comandi provinciali di Roma, Napoli, Caserta, Avellino e Salerno.

Nei confronti di dieci indagati è stata applicata la misura degli arresti domiciliari, per cinque indagati la misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Inoltre, per avvocati civilisti dei fori di Santa Maria Capua Vetere e Napoli Nord, coinvolti nelle attività criminose, è stata applicata l'interdizione dall'esercizio dell'attività forense (per due della durata di 12 mesi, per il restante di sei mesi). Contestualmente all'esecuzione delle ordinanze, sono state eseguite anche due perquisizioni a carico di avvocati (del foro di Nocera e di Avellino) indagati ma non colpiti dal provvedimento.

Durante le indagini, avviate nel gennaio del 2020, è stato individuato un centro di produzione clandestino, allestito nella zona di Villa Literno (Caserta), dove il principale indagato realizzava marche da bollo false su supporti reperiti in Cina. Emergeva, in particolare, che dalle originarie tecniche di falsificazione consistenti nel manuale accrescimento del valore nominale di marche genuine, i falsari erano passati a un'altra metodologia, più sofisticata, consistente nell'apposizione della cosiddetta stampa di personalizzazione su supporti in bianco (riportanti solamente lo stemma della Repubblica, l'intestazione e gli elementi di sicurezza falsificati) importati dalla Cina, in laboratori dotati delle apparecchiature necessarie sia hardware sia software.

Individuate sei direttrici distributive, gestite da "intermediari" del falsario, i cui terminali venivano localizzati a Roma, Napoli, Caserta, Avellino e Salerno. Una volta realizzate e distribuite, le marche da bollo false venivano utilizzate da professionisti e da addetti ai comparti su atti giudiziari e amministrativi per i quali è prevista la corresponsione oneri destinati all'erario. Tra i responsabili è stato individuato anche un parcheggiatore abusivo che, operando a Napoli nelle aree adiacenti alla prefettura, all'agenzia delle Entrate e all'Ispettorato provinciale del Lavoro, gestiva la distribuzione delle marche false strumentali al perfezionamento dei procedimenti amministrativi trattati dai predetti uffici pubblici.

Ancora, scoperto un "distributore" di Napoli che, sebbene si trovasse agli arresti domiciliari, di fatto alimentava lo smercio di marche false. Tra gli indagati un intermediario di Afragola che alimentava canali di distribuzione di valori di bollo falsi destinati ad un'autoscuola di Casoria, uno "smerciatore" orbitante sul litorale romano, al quale venivano fornite anche patenti automobilistiche e nautiche false, e titolari di un'agenzia immobiliare e di una tabaccheria di Roma. Durante le indagini è stato sequestrato il centro di produzione di Villa Literno e sono finite sotto chiave anche tutte le attrezzature utili alla falsificazione. Quattro soggetti sono stati arrestati in flagranza. Sequestrate, inoltre, migliaia di marche da bollo false del valore complessivo di circa 200mila euro, oltre a decine di patenti false, quest'ultime destinate al litorale romano.
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