MORTE COSTANTINO CARBONE: LA CASSAZIONE CHIUDE IL CASO

Anna Esposito 12 Marzo 2022
MORTE COSTANTINO CARBONE: LA CASSAZIONE CHIUDE IL CASO

Palma Campania. La Corte di Cassazione mette la parola fine sul caso di Costantino Carbone, giovane palmese scomparso nel giugno 2014 a seguito di complicazioni derivate da insufficienza respiratoria. Il terzo ed ultimo grado di giustizia s’è pronunciato l’altro giorno, ratificando la sentenza di condanna per il medico dell’ospedale ‘Martiri di Villa Malta’ di Sarno che la notte del 25 giugno 2014 visitò il piccolo Costantino. La Cassazione ha stabilito che ci fu negligenza del medico per omessi accertamenti strumentali che avrebbero potuto in ogni caso salvare la vita al ragazzino di Palma Campania.
I fatti dell’epoca, ricostruiti velocemente, raccontano di un giovane che – già nel mese di maggio – aveva patito problemi respiratori, ma dopo vari consulti medici presso strutture ospedaliere del territorio, è stato rimandato a casa senza effettuare i dovuti accertamenti. Purtroppo, questo è costato la vita a Costantino Carbone, che a fine giugno, portato dai familiari all’ospedale di Sarno, fu anche in quella occasione rispedito a casa senza sostenere alcun controllo. Poche ore dopo arrivò il suo decesso. Il 7 marzo, Costantino Carbone, avrebbe compiuto venti anni. Ne aveva appena dodici quando un destino crudele lo ha sottratto alla vita ed all’amore dei suoi cari. Dopo la sentenza della Cassazione, i legali della famiglia Carbone si ritengono soddisfatti dell’operato dei magistrati. Il piccolo Costantino, conosciuto da tutta la comunità palmese, era una promessa del calcio professionistico.

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