Napoli, Petagna e quel figliol prodigo da trattenere
Simona Bosone 31 Agosto 2021Due gare, sei punti. Dopo il successo all'esordio contro il Venezia, gli azzurri in trasferta hanno conquistato la seconda vittoria consecutiva battendo 2-1 il Genoa di Ballardini. E a risolverla è stato Andrea Petagna.
La squalifica di Osimhen ha costretto Spalletti a rimodellare l'attacco, schierando il tridente Politano-Insigne-Lozano, con il capitano impiegato come “falso nove”.
Sull'1-1 il tecnico azzurro è quasi costretto a gettare nella mischia proprio Petagna, il cui nome è stato e continua ad essere al centro di diverse vicende di mercato, confermate dallo stesso calciatore subito dopo il match: “Non pensavo di essere qui oggi, ci sono state tante vicende in questa settimana, ma avevo voglia di dimostrare, so quanto valgo”.
E proprio il suo gol vale tre punti per il Napoli: subentrato a Politano all’82’, gli bastano tre minuti per portare i suoi in vantaggio, girando in rete - di testa - un pallone servito da Mario Rui dagli sviluppi di calcio piazzato.
Petagna, calciatore che finora è stato ai margini del progetto azzurro e che nella seconda parte dello scorso campionato ha trovato pochissimo spazio, oggi diventa essenziale.
Al netto di tre competizioni, della condizione non ottimale di Mertens e della partenza di Osimhen per la Coppa d’Africa, un uomo come Petagna, capace di segnare gol pesanti, risulterebbe essere una risorsa importante per mister Spalletti, considerando, inoltre, che un calciatore con le sue caratteristiche non è presente nell’organico: fisicità, centimetri, qualità nel gioco aereo.
La Sampdoria intanto insiste: la volontà del giocatore è, come testimoniato anche durante l’intervista post partita, quella di giocare di più. Chissà se deciderà di provare a farlo in maglia azzurra. Alla chiusura del calciomercato mancano poche ore.