Nel Belpaese il reddito reale delle famiglie cresce più che negli altri Stati Ocse (+3,4%)

Giuseppe Montuori* 15 Agosto 2024
Nel Belpaese il reddito reale delle famiglie cresce più che negli altri Stati Ocse (+3,4%)

Secondo l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, con sede a Parigi), il “reddito reale” delle famiglie italiane, è cresciuto maggiormente rispetto agli altri Paesi OCSE. Sulla base dei dati/notizie fornite dall’Organizzazione transalpina, il reddito delle persone fisiche (al netto dell’inflazione), nei Paesi OCSE, nei primi tre mesi dell’anno in corso, è cresciuto dello 0,9%, rispetto allo 0,3% del quarto trimestre 2023, con in testa l’Italia che ha conseguito un risultato migliore degli altri Stati.

Se è vero che le principali sette economie dei paesi più avanzati (G7), hanno tutte registrato un aumento della specie, è pur vero che il nostro Paese ha fatto decisamente meglio di tutti (+3,4%), ribaltando il calo rilevato nell’ultimo trimestre della passata annualità. Infatti, in tale ultimo periodo, con una crescita dei Paesi OCSE attestatasi a +0,5%, quella italiana, era in ribasso dello 0,4%. Secondo gli ultimi dati forniti, anche l’economia teutonica ha conosciuto un innalzamento del reddito reale pro capite delle famiglie, attestandosi ad un + 1,4%, rispetto all’ultimo trimestre del 2023, questo grazie anche all’aumento delle retribuzioni dei lavoratori, unitamente ad un Pil pro capite (quantità di beni e/o servizi prodotti da un singolo cittadino), in aumento dello 0,2%.

Anche per il Canada vale lo stesso discorso fatto per il nostro Paese, ancorché con cifre inferiori, infatti lo Stato membro del Commonwealth britannico ha registrato un aumento dello 0,6% , un risultato soddisfacente, se paragonato al quarto trimestre del 2023 (-0,5%), di contro il Pil reale pro capite è sceso ancora (per il quarto trimestre ininterrottamente) del -0,2%.

Anche le famiglie dell’antica Gallia hanno conosciuto un aumento dello 0,6%, dovuto in larga parte ad un aumento delle pensioni minime allo scopo di tenerle al passo con l'inflazione. Seguono, quindi, Regno Unito e Stati Uniti d’America, con aumenti del reddito reale pro capite delle famiglie, decisamente più blandi, nell’ordine del +0,3% e +0,2%. In controtendenza con la maggior parte dei Paesi OCSE, chi ha subito una forte riduzione di tale tipologia di reddito è stato il Paese del mitico eroe Elleno, l’attuale Grecia, con un -1,9%, nonostante il Pil reale pro capite sia cresciuto dello 0,9%.

Certo, quanto finora enunciato non è frutto di un regalo natalizio piuttosto che di una improvvisazione ma, molto verosimilmente, di una apposita politica economica intrapresa dal governo centrale, il cui scopo principale era quello di conseguire i risultati testè esplicitati. Ad onor del vero, dopo le aspre critiche di fine anno, rivolte dalle opposizioni alla maggioranza parlamentare (forse anche giustamente), sarebbe altrettanto giusto riconoscere all’esecutivo in carica l’ottimo lavoro realizzato in materia economica, del resto quando si da una cura all’ammalato, occorre attendere che la stessa faccia effetto “Elementary my dear Watson”, avrebbe detto il leggendario Sherlock Holmes. 

A tal uopo, la stessa premier (Giorgia Meloni), ha tenuto a precisare sui social: “Il reddito delle famiglie italiane cresce più che nelle altre economie del G7 ….. Questo risultato, ben superiore alla media Ocse dello 0,9 per cento, è anche frutto delle politiche del governo che hanno concentrato gran parte delle risorse disponibili al rinnovo dei contratti, ad aumentare le pensioni, a sostenere i salari attraverso il taglio del cuneo contributivo e la riduzione dell’Irpef ….. C’è ancora moltissimo da fare, ma questi segnali ci dicono che siamo sulla strada giusta." Ciò detto, quando le critiche dell’avversario politico si basano su valide fondamenta, sono senz’altro costruttive e qualificano la persona che le fa, in caso contrario, quando sono fatte “a prescindere”, lasciano il tempo che trovano ed offendono l’intelligenza del cittadino.

* (Dottore in Scienze della Pubblica Amministrazione) 

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