Nicola Le Donne: Teatro casa per tutti.

Luigi De Luca 29 Novembre 2023
Nicola Le Donne: Teatro casa per tutti.

Sfogliando il lavoro sperimentale di Chiara Guidi sul Teatro Infantile, ad un certo punto si legge che quest’ultimo «sarebbe diventato una Casa, e tutto all’interno doveva avere un unico colore». Un’immagine scenica affine a quella messa in campo da Nicola Le Donne, attuale direttore artistico del Teatro Comunale di Palma Campanaia.



Fondatore dell’associazione Men’s, infatti, da anni promuove l’arte in tutte le sue forme, offrendo numerosi spazi laboratoriali ed artistici sul territorio campano: Sala 22Lab (Avellino), Teatro Biancardi (Avella) e Sala Viviani (Taurano). Ad affiancarlo, una squadra di esperti professionisti: Rosario Verde, Marialuisa Iavarone, Orazio Picella, Susanna Puopolo, Alessandro Balletta e Michela Acerra, vicepresidente di Men’s e pedagogista teatrale.



Palma Campania e il suo Teatro. Quale poetica? 
Quella della generatività. In altre parole è l’arte a generare arte. Per cui il Teatro Comunale diventa uno spazio non più soltanto adibito a rappresentazioni, ma vocato a diventare un hub culturale capace di ospitare tutte le forme d’arte possibili. E la sua natura è fondamentalmente comunitaria.  

Lo spazio. Quali novità?
Nel foyer abbiamo inserito un pianoforte restaurato di fine ottocento e una batteria Pearl, così da ospitare performance musicali, eventi scultorei, pittorici, fotografici, o anche fare dell’esperienza gastronomica uno spazio conviviale pre e post spettacolo, essendo Palma Campania anche una delle patrie del buon cibo.  



L’azione. Quali i progetti?
L’immancabile stagione di prosa organizzata dal Comune e curata da me insieme al mio staff, con l’ingresso di due nuove stagioni: quella di teatro amatoriale curata da Giuseppe Alfano, direttore della Compagnia Teatrale “L’Harem di Fletcher” e quella di teatro amatoriale per ragazzi curata dall’attrice e regista Gabriela Maiello, direttrice del Laboratorio Teatrale Gulliver.



La sfida. Quali innovazioni?
Il restyling self-made e la totale svolta green dell’intera struttura. Miriamo a garantire un luogo di best practice sostenibili: meno plastica e meno carta (inserendoci nel circuito online di biglietteria certificata ETES per le prenotazioni) così da rendere gli eventi meno impattanti e più rispettosi dell’ambiente. 



Il metodo. Quale gestione?
Compatta e associativa. In un contesto di fluidità culturale non è possibile avere un'unica etichetta. Sovvertire questo paradigma vuol dire lavorare in sinergia promuovendo partnership tra Enti Pubblici e Privati.
«Così facendo – concluderebbe la Guidi – avremmo messo in prova piccoli intrecci drammatici».


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