Nola, vaccino subito per le toghe bruniane: la richiesta dell'Ordine degli Avvocati alle Autorità Sanitarie

Redazione 24 Febbraio 2021
Nola, vaccino subito per le toghe bruniane: la richiesta dell'Ordine degli Avvocati alle Autorità Sanitarie

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola ha approvato l’altro giorno una delibera con la quale chiede alle Autorità Sanitarie Nazionali e Regionali di includere gli Avvocati iscritti al Foro di Nola nella Fase 2 del Piano di vaccinazione nazionale a carattere volontario.

L’avvocato Ciro Sesto, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Nola, ha così affermato: «Non si tratta di una richiesta corporativa, ma nasce da una constatazione ben precisa: che il settore Giustizia è uno dei comparti della Pubblica Amministrazione che non si è mai fermato, al massimo ha rallentato di poco la sua velocità. Com’è giusto, d’altronde, perché le garanzie costituzionali di libertà e i diritti dei cittadini non possono essere limitati da un’emergenza».

Sesto ha poi aggiunto: «In questi mesi di Pandemia gli studi legali hanno continuato a rimanere aperti, con tutte le cautele e le misure anti-Covid, a ricevere le istanze di tutela e di giustizia dei cittadini, a svolgere l’attività di patrocinio legale in aule di udienza sempre più affollate. Le udienze, soprattutto nel settore penale, hanno continuato a tenersi in presenza, com’è giusto e com’è richiesto dal rito del codice di procedura. Non è inoltre accettabile che ci sia un programma di vaccinazione nazionale a macchia di leopardo, che risenta delle diverse sensibilità regionali, dove in alcune regioni (come la Sicilia e la Toscana) gli Avvocati sono considerati categoria a rischio e in altre (come nel Lazio) invece ci sia una differente valutazione».

Il vice-presidente dell’Ordine forense di Nola, l’avvocato Annalisa Sebastiani, ha di seguito dichiarato: «Chiediamo pertanto una uniformità di trattamento che azzeri le disparità, a partire dalla Campania, tra il diritto alla salute e il diritto alla giustizia, in quanto entrambi devono essere garantiti in egual misura».

L’avvocato Luigi Manzi, consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Nola, ha affermato: «La delibera adottata il 23 febbraio segue quelle del Coa di Napoli, di Torre Annunziata e dell'Unione Regionale dei Fori della Campania. Abbiamo diritto per la tutela della nostra salute ad essere inseriti con priorità nella fase 2 del piano di vaccinazione nazionale su base volontaria. Il vaccino può essere visto come una luce nel tunnel e può permettere di superare le limitazioni di udienze che la Pademia e i provvedimenti dei presidenti dei tribunali hanno comportato. Abbiamo necessità di far sentire politicamente la nostra voce e di pretendere per la nostra categoria la giusta considerazione».

A concludere, ecco le impressioni del Segretario dell’Unione Regionale, l’avvocato Arcangelo Urraro: «Abbiamo fatto un documento in cui chiediamo che gli operatori del diritto, che hanno assicurato sempre il costante esercizio delle loro funzioni, vengano inseriti prioritariamente tra le categorie più esposte al rischio contagio. Pensiamo ai colloqui in carcere con i detenuti per gli avvocati che sin dall’inizio della pandemia non hanno fatto mancare il loro sostegno a chi è ristretto in regime inframurario».

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