Omaggio alla cultura napoletana: Davide Rondinella e Elena De Curtis al Teatro Comunale di Palma Campania

Valentina Soviero 18 Maggio 2023
Omaggio alla cultura napoletana: Davide Rondinella e Elena De Curtis al Teatro Comunale di Palma Campania

Ultimo incontro che rientra nel calendario di eventi della Stagione teatrale palmese 2023, iniziata a febbraio e promossa dall’assessorato alla cultura del comune di Palma Campania, retto da Elvira Franzese. Un percorso che ha visto alternarsi vari artisti del mondo musicale e culturale, come Rosario Verde o Ciro Capuano, e che ospita, nel Teatro Comunale della città del carnevale, Davide Rondinella con lo show musicale intitolato Ieri... ma Oggi - “Lo spettacolo rappresenta un percorso di vita e di storia familiare. Ieri mio zio, Giacomo Rondinella, oggi io, per cercare di ricordare la sua opera e omaggiare la canzone napoletana. La canzone di un tempo che si ascolta sempre meno”.

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Davide ci ha raccontato il ricordo di Giacomo Rondinella, grande cantante e attore, nonché zio dell'artista, di cui si celebrano anche i 100 anni dalla nascita. – “Mi accomuna a lui la passione per la musica. Ricordo una persona buona e straordinariamente generosa, un professionista da seguire. Io sto facendo questo percorso attraverso i suoi insegnamenti, ascoltando molta musica napoletana e guardando tanti film, cercando di capire tutto quello che posso attraverso quello che lui ha lasciato”.

Sul palco con l’artista napoletano anche il Maestro palmese Gianni Ronga. In qualità di musicista e di suo produttore, Gianni accompagnerà alle tastiere Davide Rondinella per tutto il tour musicale – “Il nostro è un rapporto prima di tutto di amicizia, la musica ci lega molto. In fondo abbiamo lo stesso scopo, quello di ricordare i grandi personaggi di un tempo. Lui mi ha chiesto di iniziare il tour "Ieri... ma Oggi" proprio da Palma Campania, per l’affetto che sente e che tutta la gente di Palma ha dimostrato nei suoi confronti”.

 



“Io non sono nato a Napoli
– ha continuato Davide – sono nato a Terni e ho vissuto a Roma, ma genitori napoletani, parenti napoletani, il modo di fare napoletano, la cucina napoletana mi hanno fatto riscoprire molto più napoletano di quanto immaginassi. A livello artistico, sicuramente, sono napoletano. Il messaggio del mio spettacolo parte da questa consapevolezza. Capire, soprattutto per i ragazzi giovani, l’amore per la musica classica che noi ci impegniamo a diffondere. Queste canzoni hanno bisogno di cultura, di conoscere esattamente quello che voleva dire l’autore e quindi ha bisogno di molta attenzione. Certe cose si dicono in maniera velata ed è giusto che i più giovani comprendano la storia musicale, dal punto di vista culturale. Oggi ci sono tanti nuovi generi, ma prima c’è qualcos’altro che secondo me va ricordato”.

 

Ospite speciale della serata, Elena Anticoli De Curtis, nipote del grande Antonio De Curtis, in arte Totò: - È fondamentale tenere in vita le personalità come Totò e mio zio, Giacomo Rondinella, che hanno fatto la storia del cinema e della musica napoletana. Chi fa la storia, sotto tutti i punti di vista, fa qualcosa di importante che resta per anni e anni nella memoria artistica collettiva e per questo va sempre ricordato. Con Elena c’è un forte legame artistico e famigliare, stiamo portando avanti due cognomi, due vite, due storie ma anche un’amicizia che continua. Dopo Giacomo Rondinella e Antonio De Curtis, ci sono Davide Rondinella e Elena Anticoli De Curtis”.

Il mio rapporto con Davide è nato da qualche anno e continua a portare una forte testimonianza – ha aggiunto Elena. - Raccogliendo la vena musicale dello zio, Davide ha voluto riproporre quello che faceva Giacomo Rondinella con le canzoni napoletane in generale. È stato però soprattutto un grande interprete di diverse canzoni di nonno, esportandole all’estero e facendole conoscere anche oltreoceano”.

 

“Questo patrimonio artistico che mi porto appresso mi è stato trasmesso da mia madre. È importante perché fa parte della storia delle nostre origini e della storia d’Italia”. – Un valore che Elena ha compreso negli anni, studiando la sensibilità e l’ironia artistica di Totò, una personalità che ha raccontato, con grande semplicità, le vere problematiche di un intero paese e del suo popolo – “Con le sue risate intelligenti nonno parla dell’Umanità. I suoi film sono delle denunce. Attraverso il cinema ed il teatro ha cercato di raccontare delle quisquiglie, per dirla a modo suo, che non vanno bene nella società, e tutti i malesseri degli uomini, cercando di farlo in modo ironico. Ironizzare e auto ironizzare su sé stessi è importante e sdrammatizzare era anche un po' il suo segreto. Ancora oggi si continua a ridere perché i temi affrontati restano estremamente attuali e dietro le sue frasi, che sono diventate un cult – continua la De Curtis – c’è un’esperienza, un pensiero, un messaggio preciso”.

         

La scoperta di Totò passa anche attraverso la scrittura di due libri. “A Napoli con Totò. Dalla Sanità alla Luna” e il Volume di tutte le poesie e le liriche di Totò. Un cammino in cui Elena ripercorre tutta la parte poetica della storia del principe napoletano e un viaggio nei luoghi che Totò ha amato e toccato con la sua filmografia e che Elena ha riscoperto tornando a Napoli, entrando in contatto con i napoletani e ritrovandosi travolta dalla cultura del suo popolo, influenzato e modellato anche da suo nonno.

Quando parliamo di Totò parliamo di arte: cinema, musica, poesia. Questa potenza artistica vive per diffondere la cultura napoletana, fatta di solidarietà e condivisione. Gli stessi messaggi che l’opera di Totò e di Giacomo Rondinella volevano trasmettere e che oggi Davide ed Elena ripercorrono, consegnando questo immenso patrimonio alla conoscenza e alle braccia della gente che ha conosciuto (o solo sentito) la straordinaria forza di Napoli e dei napoletani. - “Quando dal Sud Africa sono tornata a Napoli, me la sono andata a spizzicare luogo per luogo, per capire, per sentire l’odore dei vicoli. Napoli è una città magica che vive anche del ricordo di chi l’ha amata”.

Di Totò e Giacomo, Napoli avrà sempre la genialità, che non è fatta di imprese straordinarie ma di gesti semplici e grande umanità – “Nonno era una persona riservata ed aveva molto rispetto nei confronti del prossimo, di qualunque ceto o colore esso sia. Porto con me questa eredità in giro per il mondo, lui merita questo ed altro perché è sempre stato un uomo che ha cercato nella sua vita di vivere con onestà” – ha concluso Elena, lasciando la testimonianza di una forte appartenenza alla terra che ancora oggi celebra il miracolo artistico di Antonio De Curtis e Giacomo Rondinella.

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