Ospedale di Nola: reparto Covid d'eccellenza grazie all'empatia tra personale e pazienti
Diletta Iervolino 19 Aprile 2021Ospedale di Nola: una struttura che, in questo anno pandemico, è stata investita da notevoli momenti di difficoltà e disorganizzazione, da alti numeri di pazienti Covid e polemiche. Ma, attualmente, sembra aver trovato un certo equilibrio nella gestione emergenziale, anche in seguito a una serie di lavori di adeguamento e ampliamento.
Tuttavia, oggi non bisogna soffermarsi (solo) su numeri e controversie, bensì su un sentimento: l’empatia. Il dizionario Treccani definisce empatia la “capacità di immedesimarsi e fare propri gli stati d’animo di un’altra persona”, dunque un rapporto emozionale di partecipazione.
Ma cosa c’entra tale capacità con il contesto sanitario? Ebbene, se fino a qualche tempo fa si credeva nella de-umanizzazione della medicina e si sottolineava l’importanza del distacco tra personale sanitario e paziente, al fine di un percorso di cura performante, al giorno d’oggi tanti sono gli studi che dimostrano la rilevanza del rapporto umano, della capacità di medici e infermieri di capire quel che il paziente sente.
La corretta scelta di parole e gestualità, infatti, sembra determinare degli effetti - a livello cerebrale nel paziente - nel colmare il suo bisogno di comprensione e attenzione. Nell’epoca del Coronavirus, caratterizzata da tanta solitudine e privazione, quando si è ‘soli come un cane’ in un letto d’ospedale, la capacità empatica del personale sanitario fa effettivamente la differenza.
A tale proposito ha suscitato interesse ed attenzione quanto realizzato da alcuni infermieri dell’Ospedale di Nola, in particolare del Reparto Covid, posto al III piano: gli addetti ai lavori hanno affisso dei cartelli, nell’area di ingresso e nelle stanze dei pazienti, con su scritto delle frasi celebri o citazioni di canzoni, al fine di infondere propositività, speranza e fiducia nei malati di Covid.
Seppur l’ambiente di tale reparto sia leggermente più rilassato (rispetto a quello del piano Terra), in quanto destinato a pazienti già in fase di miglioramento, il quotidiano lavoro del personale, imbragato nelle tute anticontaminazione, è comunque perennemente contrassegnato da fatica e tensione.
Nonostante ciò, questo gruppo di infermieri - sia quelli propri del reparto che originariamente era di Ortopedia, sia quelli spostati in area Covid in seguito a ordine di servizio - si adopera ogni giorno nel proprio lavoro di cura con tanto impegno. Non solo svolgendo con attenzione le proprie mansioni, ma anche mettendo in pratica, appunto, il sentimento dell’empatia: dando sollievo ai pazienti, facendogli sentire una presenza affettuosa. Con sguardi attraverso la visiera, con abbracci contenuti dalla tuta, con l’importanza delle parole.
Nel prendere coscienza del valore delle parole in tale contesto, grazie a questa semplice ma bellissima iniziativa, sovviene una poesia del paesologo Franco Arminio:
Curarsi con la bocca
Con gli occhi
Curarsi con il cielo
Accordare il cuore
Con le foglie
Con le formiche.
Curarsi,
Con la preghiera
Leggendo poesie
Curarsi col sole
Col vento
Prendere la medicina
dell'alba
lo sciroppo della lingua.
Tornare agli occhi
Allo sguardo
Il tuo sguardo
salvavita.