Palma Campania 52: i figli della città mai tornati dalla Grande Guerra
Olga Vicinanza 13 Febbraio 2022Un basolo in viaggio da Palma Campania con destinazione Biella: in pietra Vesuviana, dal peso di 30 kg , con sopra scolpita la scritta
PALMA CAMPANIA 52.
Il Sindaco Aniello Donnarumma, attraverso i canali social, in un post mostra il basolo ai suoi cittadini e ne spiega le motivazioni:
"L’Amministrazione, su invito della Prefettura di Napoli, ha inteso onorare e ricordare il sacrificio dei nostri 52 avi palmesi caduti nella Grande Guerra, aderendo all’iniziativa promossa dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” per la realizzazione di una pavimentazione commemorativa alle porte di Biella, formata da pietre di riuso provenienti da ogni Comune d’Italia. Palma Campania diventerà così parte del monumento ai caduti più inclusivo della Nazione."
Ma chi sono i nostri avi, i 52 figli di Palma Campania partiti dalle loro case per la Patria e morti sul campo di battaglia?
Ogni Paese ha nella sua storia date, nomi e monumenti particolarmente significativi, in quanto ne rappresentano l'identità e la memoria collettiva, di quei momenti che hanno segnato passaggi fondamentali e che vanno conservati per essere riproposti alle nuove generazioni. Con la Grande Guerra, l'Italia completò il suo percorso di unificazione, divenne uno stato unitario, una Nazione.
E se il 4 novembre fa storcere il naso a qualche intellettuale, se il concetto di Patria assume di volta in volta il significato più conveniente, un dato è certo: che si voglia chiamare Grande Guerra o semplicemente Guerra, lì - tra il 1915 ed il 1918 - nelle notti in trincea e le giornate sul campo, 52 Palmesi hanno trovato la morte e, di qualcuno, il cadavere non fu mai ritrovato.
Mogli, madri, figli e fidanzate hanno atteso invano il ritorno dei loro uomini dal fronte: salutati un' ultima volta alla partenza da casa. Giovani palmesi partiti per difendere la loro Patria, partiti per obbligo, per dovere, chi come volontario Garibaldino, partiti per la Grande Guerra e oggi quasi dimenticati. Quel Milite bronzeo in via Municipio ce ne rinnova la memoria ed oggi quella stessa memoria entrerà come parte integrante del più grande monumento ai caduti Nazionale.
Con questi 52 concittadini - chi ha più di 50 anni sicuramente ne avrà sentito parlare, quando invece di scrivere su Facebook si passavano le ore ad ascoltare i ricordi dei nonni - ritornano in mente i suggestivi racconti delle due guerre, di quei soldati partiti, tornati, morti sul campo ... dei racconti della vita in trincea, di quelle sensazioni che Ungaretti descrive come le foglie di un albero in autunno.
Ma esistono anche documenti, delle liste, come quella stilata nel 1927 a Napoli, indirizzata al Presidente del Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo a Roma e al Comune di Palma Campania.
Nel primo foglio si legge:
" ELENCO DEI MILITARI MORTI O DISPERSI NELLA GUERRA 1915 1918 APPARTENENTI AL COMUNE DI PALMA CAMPANIA ".
Nelle pagine successive la lista dei nomi:
Alfieri Filippo
Albanella Gaetano
Albano Francesco
Addeo Giuseppe
Basilicata Biagio
Bonagura Gennaro
Carrella Gennaro
Carrella Giuseppe
Caliendo Angelo
Carbone Luigi
Coppola Agostino
Carrella Catello
Cassese Giuseppe
D'Ursi Sabato
De Luca Giovanni
D'Antonio Andrea
Franzese Luigi
Ferrante Giuseppe
Gragnaniello Francesco
Isernia Emanule
Lauri Andrea
Lombardi Giovanni
Mascia Vincenzo
Mancone Salvatore
Menna Angelo
Mascia Michele
Maffettone Vincenzo
Manzi Giacomo
Muzio Francesco
Nunziata Salvatore
Nappi Filippo
Prevete Andrea
Pisani Biagio
Pisani Amedeo
Palmese Leone
Rainone Felice
Rainone Donato
Romano Diego
Santella Francesco
Santorelli Francesco
Santorelli Salvatore
Simonetti Antonio
Tufano Raffaele
Tufano Giuseppe
Varchetta Nicola
Maffettone Gennaro
De Nicola Francesco
Cassese Biagio
Nunziata Giovanni
Galeota Giuseppe
Ferrante Francesco
Carbone Salvatore
Oltre ai nomi vi sono elencati la paternita',il grado, il luogo e la data della morte. Molti hanno perso la vita sullo stesso campo di battaglia , al Monte San Michele in provincia di Gorizia , luogo teatro di numerose battaglie.
Per la maggiore erano tutti giovani soldati, tra cui un volontario Garibaldino Nunziata Giovanni morto al fronte Francese, il S.Tenente Menna Angelo morto al Monte San Michele ed il Torpediniere D'Antonio Andrea morto all'Isola della Maddalena.
Nomi che raccontano più di 100 anni di storia, nomi che rappresentano una parte della città di Palma Campania, di una Palma Campania ai tempi della Grande Guerra, dei suoi ragazzi morti lontano da casa per la Patria, per la Nostra Italia: una memoria storica che va conservata, ricordata e tramandata su cui crescere le nuove generazioni consapevoli delle proprie radici e quelle del proprio territorio.