Palma Campania, fondi post terremoto: una Commissione valuterà le pratiche residue
Redazione 17 Agosto 2020Al Comune di Palma Campania sarà istituita una Commissione Tecnica – composta da cinque professionisti – per definire le istruttorie “ex Legge 219/81”, riguardanti le pratiche relative alla ricostruzione degli edifici cittadini danneggiati dagli eventi sismici del 23 novembre 1980 e del 14 febbraio 1981.
Come si apprende dalle determinazioni dirigenziali prodotte dall’ente municipale, il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), nel corso dei decenni, ha assegnato al Comune di Palma Campania la cifra complessiva di 26.414.472,19 euro.
Una somma che ha permesso di soddisfare in larga parte le richieste di contributo per la ricostruzione degli edifici territoriali privati, disastrati dal terremoto. A seguito di una ricognizione effettuate dal Comune di Palma Campania, nel 2012 venne accertata una giacenza di cassa pari a 1.741.898,04 euro, di cui risultavano già impegnati 763.167,14 euro, sia per realizzare opere pubbliche (491.299,51 euro) e sia per dare compimento a 36 opere private, mancanti di istruttoria finale (271.867,63 euro).
Veniva anche accertata la somma di 978.730,90 euro, non ancora impegnata, proveniente totalmente da numerosi disimpegni di spesa, sanciti su opere pubbliche e private, a seguito di esami istruttori condotti a consuntivo ai sensi di legge, da revoche parziali disposte secondo la normativa regionale e da economiche su alcune opere pubbliche.
La somma veniva dunque impegnata nel seguente modo: 558.112,94 euro per ulteriori 10 richieste di contributi di opere private, regolarmente approvate dalle competenti Commissioni; 90.000,00 euro per l’aggiornamento dei contributi e la rideterminazione degli stessi, riguardanti le 36 opere private, mancanti di istruttoria finale; 300.000,00 euro quale finanziamento per il completamento di lavori di ricostruzione dell’edificio di via Macello, destinato a scuola Elementare; 30.617,96 euro per attività di servizio e di gestione amministrativa, fra cui anche l’espletamento dei compiti istruttori.
E arriviamo ai giorni nostri. L’ufficio Pianificazione e Controllo del Territorio, unitamente all’ufficio Finanziario, ha sostenuto una nuova ricognizione sullo stato di attuazione dei fondi ex Legge 219/1981, da cui è risultato – in via preliminare – salvo approfondimenti del caso, che la giacenza sul conto dedicato presso la Banca d’Italia, al 31 maggio 2020, è pari a 832.112,85 euro; nel periodo 2012-2020 è stata liquidata una somma pari a 959.898,43 euro, così distribuita: 534.848,41 euro in favore di 16 beneficiari privati, titolari di pratiche; 422.050,02 euro per il completamento delle opere pubbliche.
Alla luce di quanto sopra, gli impegni residui in essere, al netto delle somme fin qui liquidate, risultano i seguenti: 385.132,14 euro per la conclusione delle istruttorie riguardanti le opere dei privati; 369.249,47 euro per il completamento di opere pubbliche; 30.617,96 euro per le spese di gestione del fondo.
Spetterà adesso alla Commissione Tecnica, per il funzionamento della quale il Comune ha impegnato la somma di 20.000,00 euro (versando a ciascun professionista la somma di 4.000,00 euro), chiudere – come si suole dire – il cerchio di una vicenda che riguarda il risanamento/rifacimento di opere le cui richieste di contributo sono ormai datate di oltre tre decenni.
I componenti della Commissione sono: l’ingegnere Erasmo Notaro, l’ingegnere Emilio Pagano, l’ingegnere Maria Rosaria Catapano, l’architetto Felice Napolitano e il geometra Francesco Bancone.