Palma Campania: il 10 settembre l’associazione culturale Alma Talia presenta INVISIBILE di Stefano Colucci

Redazione 7 Settembre 2022
Palma Campania: il 10 settembre l’associazione culturale Alma Talia presenta INVISIBILE di Stefano Colucci

Il 10 settembre, alle ore 20:30 al Teatro Comunale di Palma Campania, in via Municipio, l’associazione Alma Talia presenta lo spettacolo INVISIBILE. Ogni giorno, ad onor di cronaca, passano notizie scioccanti di adolescenti che scelgono di togliersi la vita a causa di un fenomeno che sembra espandersi a macchia d'olio: il bullismo ed il cyberbullismo.

Le vittime troppo spesso si rinchiudono in sé, desiderose di diventare invisibili per non essere oggetto di derisione, persecuzione; ragazzine e ragazzini che non reggono la pressione della vergogna mediatica, dei risolini nei corridoi di scuola… giovani vite che scelgono di non parlare ai genitori, spesso ignari di tali disagi interiori.

In queste ore, a Gragnano, si dà un ultimo saluto al 13enne Ale, che avrebbe dovuto frequentare tra qualche giorno l’ultimo anno delle Medie. Invece no. E quello che sembrava un incidente molto probabilmente non lo è: Alessandro era vittima di bullismo.

Invisibile è una delle tante storie di disagio, di bullismo, che vede intrecciarsi le vite delle protagoniste della vicenda: Elena, Denise e Susanna. La storia di un amore scoperto, una vita stroncata, un’esistenza vuota e un insegnante che riesce ad entrare in empatia con quell’anima fragile.

Magistralmente interpretato delle attrici Shara Guandalini e Veronica Varani, con la regia di Luca Avallone e scritto da Stefano Colucci, al teatro comunale di Palma Campania si prospetta una serata dal forte impatto emotivo, più che mai attuale.

«Invisibile – dichiara lo stesso scrittore Colucci – è una preghiera sentimentale, è un testo che punta alla coscienza emotiva del pubblico. Da un lato, scava nell'intimità e negli impulsi dell'adolescenza; dall'altro, analizza una situazione considerata normale all'interno delle mura scolastiche, ma che non lo è e non deve esserlo: quella del bullismo. Ciò che più mi premeva mettere in evidenza con questo testo è il ruolo dell'insegnante, che può essere decisivo in situazione analoghe a quella raccontata. È un invito al dialogo e all'ascolto per entrambe le parti: professori e studenti. Ai professori dico di essere sempre in ascolto, di osservare e di saper consigliare con la saggezza della loro maggiore esperienza nella partita della vita; agli studenti, invece, dico di non alzare muri perché non serve a niente isolarsi; serve curiosità, serve ribellarsi come atto di ritorno al bello. Serve umanità, serve dialogo».

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