Palma Campania, il brand But Not va alla conquista dell'America
Biagio Arentino 6 Aprile 2021Ospite della nostra rubrica è Mirko Sorrentino, fondatore del noto brand “But Not”, che ha accettato di raccontarsi attraverso le colonne del nostro giornale.
Quando nasce But Not?
Il Brand nasce nel 2013 e rappresenta il giusto equilibrio tra lo stile street e il lusso. Il marchio si rinnova ad ogni collezione con una profonda ricerca sui dettagli e sperimentando i nuovi trend. Grazie alla sua identità e creatività, il brand si fa conoscere in tutto il mondo. Pur seguendo le tendenze, But Not è riuscito a costruire un’identità forte e consolidata. La nostra è una produzione interna, la mia famiglia era già impegnata in questo settore ed oggi l’azienda conta circa 20 dipendenti, di cui circa la metà originaria di Palma Campania. Era il lontano 1981, quando mio padre fondò un’azienda di produzione di Abbigliamento Donna, alla quale in giovane età siamo subentrati io e mio fratello Carmine.
Perché But Not?
Soffermandomi sul significato letterale del termine, questo significa “ma anche no” e rappresenta un leitmotiv che ha accompagnato la mia gioventù. Essendo una espressione molto diffusa in quegli anni, legata alla mia giovane età, è stato scelto questo come nome da dare al brand.
Dove siete presenti oggi con il vostro Brand?
Attualmente copriamo l’intero territorio nazionale, sia con punti vendita nostri (potrei citare Ischia, Salerno o San Giuseppe Vesuviano che è il più vicino a noi), sia con partners che vendono i nostri prodotti. But Not, oggi, collabora anche con “La Rinascente” ed è presente nei mercati esteri come Russia, Cina ed Australia, rappresentando anche in questi luoghi lontani, un brand molto apprezzato per stile e qualità. Ovviamente prima di affidare la vendita del marchio a soggetti terzi, effettuiamo uno studio approfondito sul partner e sul territorio, valutando le potenzialità della scelta che si sta compiendo.
Come ha inciso il Covid- 19 sulla vostra attività?
La Pandemia ha dato una notevole spinta all’e-commerce, sul quale l’azienda aveva già puntato. Ciò ci ha consentito di poter superare un momento critico come questo che stiamo vivendo, senza dover improvvisare vendite telematiche come accaduto ad altri. But Not è presente sui social, dove quotidianamente è possibile visionare le ultime creazioni, su www.butnot.it ed ovviamente ci trovate anche su Amazon.
Cosa riserva il futuro a But Not?
Sicuramente in un’ottica di crescita costante, cercheremo di raggiungere anche gli Stati Uniti d’America, dove abbiamo già contatti utili a favorire la diffusione del marchio, in un mercato vasto come quello americano.