Palma Campania, la didattica a distanza vista dagli studenti del Liceo 'Rosmini'

Carolina Alfano 28 Novembre 2020
Palma Campania, la didattica a distanza vista dagli studenti del Liceo 'Rosmini'

Il ritorno alla didattica a distanza ha segnato moltissimi ragazzi, in particolare gli studenti del Liceo Rosmini di Palma Campania, che ormai da più di un mese hanno lasciato le aule per ritornare in DaD. 

«La didattica a distanza sta distruggendo noi alunni, per le ore con lo sguardo rivolto ad uno schermo, per l'ansia di nuovi compiti online a tempo e per il costante terrore che la connessione salti», dichiara Fabiana Addeo, studentessa della 5 A Classico.

Non è da sottovalutare poi anche la paura di affrontare il nuovo esame di Maturità per i maturandi che, come Fabiana, sono molto preoccupati. «L'esame mi fa paura tremendamente, perché è diverso fare delle esercitazioni a casa e farle a scuola, come se fosse un'effettiva prova, con almeno la metà dell'ansia», ci confida la studentessa Addeo.

Ad oggi, non sono state difatti fornite chiare direttive riguardo la maturità e si attendono al più presto comunicazioni ufficiali da parte del ministro Azzolina.

Particolarmente difficile, è stato, inoltre, l’approccio al nuovo metodo di studio per coloro che a settembre hanno iniziato a frequentare per la prima volta il Liceo Rosmini e, dopo poco tempo, hanno dovuto affrontare l’inizio del nuovo percorso in DaD.

«Avrei voluto avere più tempo per conoscere i mie compagni di classe e per imparare a conoscere i prof», sostiene Aurora Dello Iacono, che frequenta la I A dell’indirizzo Linguistico.

Certamente la didattica a distanza ha i suoi aspetti positivi e gli alunni del Rosmini ne sottolineano alcuni.

«Grazie al fatto che ho più tempo, posso approfondire ed organizzare meglio lo studio e, soprattutto, sono tra le mie comodità e nel familiare ambiente domestico», dichiara Dello Iacono

Con i suoi pro e contro, dunque, la didattica a distanza rappresenta una risorsa importante, che sta permettendo a studenti e insegnanti di proseguire il percorso di formazione e apprendimento, anche se fisicamente distanti.

«Credo che sia la soluzione migliore per tutti, per la nostra salute. Bisogna adattarsi e fare un piccolo sforzo se si vuole tornare alla normalità», conclude Aurora, sperando, come gran parte degli alunni del ‘Rosmini’, di ritornare presto tra i banchi di scuola.

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