Parole parole parole: PERSONA

Pasquale Gerardo Santella 23 Giugno 2021
Parole parole parole: PERSONA

Persona viene dal latino “persona”, quindi non c’è alcuna modificazione morfologica nel passaggio dalla lingua antica all’italiano moderno. A mutare è il significato che non indicava, come oggi, un essere umano, ma la “maschera” (da per-sonare: suonare attraverso), che indossavano a teatro gli attori sulla scena sia per enfatizzare i tratti del volto del personaggio, che così potevano meglio essere rilevati dal pubblico, sia per fare della bocca una sorta di megafono in modo che la voce, amplificata, potesse essere ascoltata da tutti gli spettatori fino a quelli delle ultime file. Il vocabolo venne poi applicato ad indicare il personaggio rappresentato sulla scena e infine qualsiasi individuo.

E, dunque, come dice Maggiani: “Questa è dunque una persona, una maschera di sé, qualcosa di passabilmente interessante che indosso perché io possa recitare con efficacia la mia parte al cospetto del folto pubblico. E dunque che altro può essere la mia personalità se non la mia recita? (…) E ci è stato sempre chiesto di fare la nostra parte, di farla al meglio, secondo le regole, secondo i gusti, secondo le necessità. Solo i matti vanno in giro nudi, solo loro non sanno stare dietro uno straccio di recita”.

La maschera è rimasta appiccicata alla persona, che non ne fa più a meno, ne indossa sempre una diversa a secondo delle circostanze e della convenienza per relazionarsi agli altri in modo serio, civile o pazzo, come direbbe Pirandello, in una oscillazione continua tra forma e vita, tra conformistico apparire e autentico essere.

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