Pillole di vino: è il momento di stappare la nostra bottiglia
Nello Gatti 20 Aprile 2023Sfatiamo il primo luogo comune, non è necessario stappare il vino precedentemente per ossigenarlo, quindi bando ad inutili rituali.
Al momento, taglieremo la capsula sotto l’anello della bottiglia, poi introdurremo la spirale del cavatappi nel tappo di sughero, facendo attenzione a non farlo uscire dalla parte opposta, per non sfaldare il nostro tappo che farebbe precipitare nel nostro vino particelle di sughero. Poi si appoggia la leva sul collo e si estrae dolcemente il tappo.
Per cavatappi si intende quello professionale a leva, provvisto di tre elementi, il coltellino per il taglio della capsula, la spirale da inserire nel sughero e la leva da appoggiare sul collo della bottiglia per l’estrazione.
Durante la strappatura, la bottiglia deve restare immobile.
Nel caso di una stappatura di una bottiglia di champagne o spumante, dopo aver tolto la gabbietta di metallo, occorre tenere ferma e leggermente inclinata la bottiglia con una mano ed impugnare il tappo con l’altra mano, imprimendo un movimento di rotazione si otterrà l’estrazione del tappo, questo andrà tolto lentamente in modo da garantire la fuoriuscita del gas.
E il botto? Quello che sa di festa?! Non è chic, così come la bottiglia vuota a testa in giù nel secchiello nel ghiaccio.