Pillole di vino: l'aglianico, un grande autoctono italiano

Nello Gatti 31 Luglio 2023
Pillole di vino: l'aglianico, un grande autoctono italiano

E siamo giunti al momento di parlare di uno dei grandi autoctoni italiani: l'aglianico. L'aglianico è una varietà molto antica, probabilmente importata nell'Italia meridionali da coloni greci provenienti dalla Tessaglia. È citato da autori latini come Catone e Strabone. Solo alla metà del 1500 appare la dicitura Aglianico per vini prodotti sul monte Somma.

Oggi la sua diffusione è significativa soprattutto in Campania e Basilicata, dove è alla base di numerose Doc o Docg, tra cui le più importanti sono Aglianico del Vulture (PZ) e Taurasi (AV). L'aglianico ha un grappolo cilindrico o conico piuttosto piccolo e compatto, con eventuale presenza di una o, più raramente, due ali. L'acino è piccolo, di forma sferica, con buccia spessa, a volte persino coriacea, di colore blu-nero. Matura tardivamente, tra la metà di ottobre e la prima decade di novembre.

In condizioni ottimali le uve raggiungono un elevato tenore zuccherino, conservano una forte acidità e possiedono una importante struttura tannica. Il vino che se ne ricava è adatto al lungo invecchiamento e beneficia dell'affinamento in legno, a stemperare il carattere austero dovuto alla componente acido-tannica.

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