Pillole di vino: la varietà del montepulciano

Nello Gatti 9 Agosto 2023
Pillole di vino: la varietà del montepulciano

Il montepulciano è una delle uve più significative del centro Italia. Questa varietà è probabilmente originaria di Torre de’ Passeri o della non lontana conca Peligna, in Abruzzo.

Da qui mosse per diffondersi capillarmente in regione e nel sud delle Marche a partire dai primi anni 1900. Diffuso nel centro-sud Italia, con particolare insistenza per le regioni adriatiche. La doc Montepulciano d’Abruzzo fu la prima a comprendere un’intera ragione. Nelle Marche è largamente diffuso in tutte le province, particolarmente in quelle di Ancona, dove dà vita alla Doc Rosso Cònero e alla Docg Cònero, e di Ascoli Piceno.

La propaggine nord della coltivazione del montepulciano sono i Colli di Rimini. È presente anche in Umbria, mentre nel Lazio abbraccia buona parte del territorio regionale. Il Montepulciano ha un grappolo di media grandezza e compattezza, quasi sempre alato, di forma piramidale o conica. L’acino è medio, dalla forma leggermente allungata, dotata di spessa e consistente buccia dal colore nero violaceo. Tradizionalmente allevato a tendone per ottenere grandi rese, sopporta con ottimi risultati potature corte e impianti fitti.

Matura sempre in epoca piuttosto avanzata e la raccolta di effettua a partire dalle prime settimane di ottobre. L’uva montepulciano è generosa e rustica. I vini rossi a base di montepulciano si caratterizzano per i nitidi rimandi alla ciliegia e alla marasca, per la piena struttura apportata da tannini fitti, morbidi, poco aggressivi e per il finale sostenuto da una notevole forza estrattiva e alcolica.

Queste caratteristiche lo hanno a lungo relegato al ruolo di apprezzamento vino da taglio, ritardandone la piena diffusione e conoscenza.

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