Pillole di vino: lo Chardonnay, il più diffuso tra i bianchi

Originario della Borgogna, lo Chardonnay, comincia il suo successo internazionale negli anni Settanta del Novecento, fino a diventare una delle varietà di bacca bianca più diffusa ad oggi.

La vite ha foglia con lembi arricciati, faccia superiore bollosa e inferiore setosa, con nervature parzialmente rosse; grappolo piccolo e compatto, con acini sferici, piccoli, di colore giallo-ambrato.

La larga diffusione è determinata dalle sue caratteristiche: si adatta facilmente a terreni e climi variegati, si presta a diverse tipologie di vinificazione, è piuttosto produttivo e si può lavorare in modi e con finalità diverse, in purezza o in assemblaggio, per produrre vini freschi di facile beva, bianchi importanti lavorati in legno di buona longevità, spumanti, di cui è ingrediente essenziale in tutto il mondo, e anche vini dolci passiti.

Nel mondo: la California ospita decine di migliaia di ettari piantati a chardonnay e ha imposto il gusto per un vino dal colore dorato, grasso, segnato dal legno nuovo.

In Italia lo Chardonnay è piantato tradizionalmente nelle regioni del Nord-Est: in Trentino Alto-Adige, dove è molto utilizzato come base spumante, in Veneto e Friuli.