Pro Bono, il noir erotico della Nuova Editoria Organizzata

Redazione 13 Novembre 2024
Pro Bono, il noir erotico della Nuova Editoria Organizzata

"Pro Bono" è il nuovo progetto di Nuova Editoria Organizzata scritto da Salvatore Vivenzio e disegnato dall’esordiente Urca.

In contrapposizione rispetto all’ultima pubblicazione di Nuova Editoria Organizzata, il fumetto Robin e Il Pettirosso di Arianna Melone, una delicata storia per bambini, Pro Bono è uno spietato noir erotico allucinato che narra della morte di George Hardrison, famosissimo pornoattore sotto contratto con la Big Porn Nation. La sua agenzia afferma che Geroge sia morto d'infarto dopo aver assunto 600 grammi di Viagra per una prestazione nel suo ultimo film. Tuttavia, il suo agente, Mark Fisher, non ne è troppo convinto e di conseguenza assume Archibald Guuf.

Archy, Archibald solo per sua madre, è un pessimo detective privato, ex attore porno, tossicodipendente, malato di sesso, uomo tetro e sospettoso. Ha un rapporto complicato con le donne, dentro alle quali prova a specchiarsi e, più il riflesso gli fa schifo, più sembra soddisfatto. Più ciò che vede lo disgusta, più ne è compiaciuto.

Un uomo inetto che non riesce più a godersi la propria esistenza sulla terra e che ritrova in questa sfrutta l’indagine come pretesto per continuare a vivere. Indaga, domanda, partecipa agli eventi della Big Porn Nation, riceve informazioni, cerca di unire i puntini. Eppure le sue uniche scoperte saranno riguardo se stesso e il fatto che mettere ordine al di fuori di noi è solo uno stupido modo per cercare di mettere ordine all'interno.

La storia si ispira ai racconti di Thomas Pynchon, in particolare a “Vizio di forma” e alla sua trasposizione cinematografica diretta da Paul Thomas Anderson, alla sua innegabile e portentosa capacità di creare una narrazione sospesa, dei gialli enigmatici e stravolti. Il titolo “Pro Bono” deriva invece dal film del 2015 “Too Late”, di Dennis Hauck.

Le atmosfere riprendono i fumetti di Munoz e Sampayo, in particolare Alack Sinner mentre l’impaginazione quasi a metà tra racconto illustrato e fumetto si rifà al francese Baru e ad alcuni altri (rari) esempi di crasi tra fumetto e illustrazione.

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